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Il pappagallo dispettoso che sa bloccare il traffico Il kea, una specie che vive nell'ambiente alpino della Nuova Zeland

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Il pappagallo dispettoso che sa bloccare il traffico Il kea, una specie che vive nell'ambiente alpino della Nuova Zeland

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Il pappagallo dispettoso che sa bloccare il traffico


Il kea, una specie che vive nell'ambiente alpino della Nuova Zelanda, è talmente intelligente da aver imparato come fermare le auto per ottenere cibo (e smontare i tergicristallo)

Il termine pappagallo ci fa venire in mente calde e lussureggianti foreste tropicali, colori accesi e parole ripetute senza senso. C'è però una specie di pappagallo che sembra la contraddizione vivente a tutti questi preconcetti: vive in un posto freddissimo, è verde oliva molto mimetico e, soprattutto, è una delle creature più intelligenti del pianeta.

Il kea (Nestor notabilis) è un grosso pappagallo lungo circa mezzo metro che vive nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda in ambiente alpino, fino a 2.000 metri di quota, e riesce a sopravvivere in questo habitat ostile, sopra la linea degli alberi, solo grazie alla sua grande intelligenza: i kea sono animali sociali capaci, in laboratorio, di aprire scatole che richiedono una serie di azioni sequenziali, come tirare levette o manipolare oggetti; imparano guardando altri kea e sono in grado di costruirsi utensili per arrivare al premio. Sono inoltre capaci di collaborare e hanno strutture gerarchiche complesse.

Per i kea, che non hanno alcun timore dell'uomo perché si sono evoluti in una terra priva di predatori terrestri, l'arrivo dei coloni europei costituì una grande fonte di nuove cose da esplorare. Una decina di anni dopo



l'arrivo delle pecore nelle vallate dei kea, i pastori cominciarono a trovare pecore morte con grosse ferite. Furono ritenuti responsabili i kea, che vennero sterminati, anche se non si riuscì mai a dimostrare la loro colpevolezza. Agli inizi degli anni Settanta rimaneva poco più di un migliaio di kea, per cui fu loro data protezione. Con le fototrappole si è visto però che erano effettivamente loro a predare le pecore, oltrepassando la lana con gli artigli e nutrendosi del grasso sottostante col forte becco: i kea, a differenza degli altri pappagalli che di solito mangiano noci, sono onnivori.

Oggi ci sono da 3.000 a 7.000 kea, ma la popolazione rimane a rischio. I turisti li adorano e portano loro cibo ma i kea, ingrati, smontano allegramente le loro auto, soprattutto le guarnizioni in gomma e i tergicristallo, per cui hanno una vera passione. Recentemente un gruppo di kea ha imparato a spostare i coni in plastica per i lavori in corso su una strada, per fermare le auto nella speranza di ottenere cibo dai guidatori fermi in coda. Si è dovuto ricorrerre alle fototrappole per capire chi fosse il burlone che si divertiva a creare code sulle strade.

Gli ermellini introdotti dagli europei predano i piccoli e le uova e costituiscono un grosso pericolo. Per salvare i kea occorrerebbe quindi eliminare sia gli ermellini sia i pastori armati dalle loro meravigliose vallate
Allegati
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