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clay licking

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COMITATO REDAZIONALE
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clay licking

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clay licking

L’argilla sembra giocare un ruolo fondamentale nell’alimentazione di pappagalli di diverse specie, dall’Amazzonia all’Australia. Il fatto è ben noto agli etologi d’oltreoceano che hanno battezzato la strana abitudine di rosicchiare argilla “clay licking”.

Per consentire a molte specie sudamericane di continuare indisturbate a rosicchiare argilla in Ecuador sono state predisposte aree protette in prossimità di costoni d’argilla scoperti dove è frequente l’avvistamento di ara, amazzoni, forpus, pionites, conuri e parrocchetti di varie specie mentre si dedicano a questo strano “sport”.
Gli ara in particolare riescono a sopravvivere a colossali scorpacciate di cachi (discretamente tossici per loro) proprio grazie alle dosi di argilla che assumono successivamente.
Proprietà generali dell’argilla – L’argilla molto impregnata d’acqua gode di parecchie proprietà. Assorbe i gas, adsorbe virus e batteri, li paralizza e talvolta li uccide; trattiene diverse sostanze, ciò spiega il potere disinfettante nei confronti dei microbi, delle loro tossine e nei confronti di diversi veleni dell’organismo. Essa svolge un ruolo leggermente mineralizzante e correttore del pH, in particolare epidermico.

Esistono argille di diversi tipi e dalle diverse proprietà, a seconda dei corpi estranei che gli sono incorporati, perciò assumono differenti tonalità che vanno dal bianco al rossastro, passando per la gamma dei gialli, degli ocra e talvolta dei verdi. Il Prof. Lautié le distingue in 4 tipi, a seconda delle principali proprietà: sgrassanti, refrattarie, bentoniti e caoliniche.
L’argilla e la salute degli animali – Un latte di argilla molto leggero può essere regolarmente dato come bevanda al cane e agli altri animali. Le proprietà disinfettanti dell’argilla favoriscono la loro salute intestinale e generale. A tale latte di argilla si può aggiungere, secondo il Prof. Lautié, un po’ di cloruro di magnesio, ciò che accresce le immunità naturali. Certuni caldeggiano applicazioni di argilla all’animale, in caso di febbre. Pensiamo sia più sicuro limitarsi, in tal caso, a somministrare latte di argilla con dose rinforzata di cloruro di magnesio e sopprimendo ogni altra alimentazione durante uno o più giorni. Si può aggiungere il succo di certe verdure (per esempio il prezzemolo) e anche essenze vegetali naturali. Tenere l’animale in luogo riparato e tiepido. Abbiamo visto un cane rimettersi spontaneamente, in una decina di giorni, da uno stranguglione tubercoloso, grazie a un digiuno idrico. Sulle piaghe, cataplasmi di argilla imbevuta di qualche goccia di tintura madre di calendola o di essenze di serpillo, di lavanda o di lavandino. Se si dispone di un giardino, sarebbe opportuno mettere a disposizione degli animali domestici una bacinella contenente argilla bagnata – lavata spesso – che essi possano utilizzare secondo il loro istinto.

Gli animali scelgono l’argilla d’istinto? Parecchi autori hanno segnalato l’attrazione che gli animali domestici e selvaggi proverebbero istintivamente per le acque e i fanghi argillosi. Infatti, certi animali feriti sono stati visti immergere nel fango argilloso una zampa offesa, o mentre si rotolavano in tale fango con segni di sollievo. I fatti non possono essere contestati. Eppure, l’oggettività scientifica ci obbliga ad avere un atteggiamento dubbioso. Infatti, ciò che l’animale cerca è magari soprattutto la presenza dell’acqua. L’esperienza insegna che i dolori di una frattura o di una lussazione diminuiscono con un’applicazione fredda. Che gli animali preferiscano l’acqua argillosa all’acqua melmosa nera è forse dovuto al fatto che l’argilla purifica in una certa misura un’acqua che presenta così un odore meno sgradevole. Queste riflessioni mostrano quanta prudenza occorra nello studio dei fenomeni bio-psicologici. Non lasciamoci troppo trascinare dalla nostra immaginazione antropomorfa.
Può essere stolto credere acriticamente alle affermazioni degli uni e degli altri. –
tratto da: A. Passebecq, L’argilla per la nostra salute, Musumeci editore, Aosta 1981
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