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LORICHETTI DEL GENERE CHARMOSYNA

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LORICHETTI DEL GENERE CHARMOSYNA

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C come Charmosyna
LORICHETTI DEL GENERE CHARMOSYNA

Le specie del genere Charmosyna possono essere ripartite in due gruppi:

1. quelle la cui superficie ventrale è prevalentemente rossa;

2. quelle in cui invece il piumaggio del ventre è nell'insieme verde.

Il genere conta in tutto quattordici specie, quattro delle quali soltanto sono sufficientemente note agli allevatori di pappagalli; le altre sono praticamente sconosciute. Questi lorichetti vivono nella Nuova Guinea, nelle Molucche (Indonesia) ed in altre isole del Pacifico.

In cattività gradiscono il nettare più di altre specie, ma la maggior parte di loro mangia frutti diversi.
Solo di rado assumono semi: il mio Lorichetto dai fianchi rossi (Charmosyna placentis) becca volentieri le spighe di miglio.
La maggior parte ha piccole dimensioni, tutti sono esili e comunque ben proporzionati.

La specie più grande è il Lorichetto di Stella (Charmosyna papou stellae), che ha dimensioni leggermente maggiori del Lorichetto perfetto (Trichoglossus euteles). La sua caratteristica peculiare, unica per un lorichetto, è la lunghezza notevole della coda: sembra anzi che questa continui a crescere con gli anni. In un maschio di almeno dieci anni la coda raggiunge i 10 cm, il che corrisponde a quasi il doppio della lunghezza del corpo.
Basta guardare per pochi secondi un Lorichetto di Stella per convincersi che si tratta dell'uccello più bello del mondo.
Lo provano la grazia squisita delle sue forme, i colori splendidi, il canto né stridulo, né stonato, ma fatto di note e vocalizzi melodiosi e piacevoli, il netto dimorfismo sessuale, la lunga coda fluttuante, la più lunga nel gruppo dei pappagalli. Pochi uccelli sono cosí belli da vedere e da osservare nel loro comportamento. Il Lorichetto di Stella compie movimenti scattanti con il corpo tenendo ferme le zampe, poi balza leggero verso un compagno; nella parata nuziale compie ampi movimenti circolari, facendo oscillare il corpo.
Sfortunatamente la loro bellezza ne ha fatto degli uccelli ricercati in passato dagli aborigeni della Nuova Guinea, per i colori sgargianti delle loro penne, secondi in questo solo all'uccello lira: furono intensamente impiegati per decorazioni tribali.

Veniva impiegato l'intero piumaggio con tutta la pelle attaccata ed erano soprattutto ricercate le femmine per la colorazione gialla delicata del loro codione. I maschi hanno invece il codione rosso (e già nei piccoli può essere riconosciuto il sesso, quando ancora portano la livrea dei nidiacei). E' abbastanza alta la frequenza di soggetti melanici tra i maschi, pari a quella degli individui normali: questi soggetti portano penne di colore nero nelle zone dove gli altri le hanno rosse.

Una coppia di Lorichetti melanici può generare piccoli neri e piccoli rossi normali.
La covata è costituita di due uova. Il periodo di cova dura 26 giorni; i pulcini trascorrono nel nido da sette ad otto settimane.
Il Lorichetto di Josephine (Charmosyna josephinae) è abbastanza simile al precedente, anche se ha una taglia leggermente più piccola. Ha la coda rossa e manca delle timoniere centrali più allungate. La parte più bassa del dorso è rossa nel maschio, gialla nella femmina. Questa specie ha un carattere meno estroverso del Lorichetto di Stella.
Come le due specie appena descritte, anche il Lorichetto delle fiabe (Charmosyna pulchella) proviene dalla Nuova Guinea. E lungo circa 18 cm. Prevalentemente verde sul dorso e rosso ventralmente, il maschio mostra la parte ventrale della coda colorata di rosso e giallo, mentre nella femmina la stessa parte è gialla e verdastra, e dello stesso colore è il piumaggio che riveste ai lati il codione. Sul petto si notano striature gialle, soprattutto nella parte alta (nella sottospecie rothschildi le striature campeggiano su un fondo verde).
Il Lorichetto delle fiabe non è stato frequentemente importato in passato, per cui di rado si vede negli allevamenti.

Non tollera le temperature basse: ecco perché è consigliabile tenerlo al coperto per tutto l'anno, evitando cosí continui trasferimenti al chiuso quando il tempo è brutto e comunque all'arrivo della brutta stagione. Tanto meglio se le voliere di questi piccoli lori vengono sistemate all'interno di una serra riscaldata, ove tra l'altro troverebbero le condizioni ottimali anche per riprodursi.
In condizioni favorevoli si sono dimostrati abbastanza prolifici. Se una covata va male, sono pronti a deporre un numero maggiore di uova dopo circa tre settimane. Si tratta di piccoli pappagalli assai deliziosi, degni di essere presi in considerazione da allevatori disposti ad affrontare qualsiasi difficoltà per creare condizioni favorevoli ad una specie non ancora del tutto adattata alla cattività.

Lo stesso si può dire del Lorichetto splendido rosso ().

Un allevatore danese, specialista in lorichetti, ha messo a punto le condizioni favorevoli per questo piccolo ed interessante pappagallo e ne ha prodotto e cresciuto quaranta in quattro anni. Egli usava una gabbia con parete frontale di vetro, riscaldata, alloggiata in un aviario al coperto.
Allegati
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