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Parrocchetto testa di prugna

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Parrocchetto testa di prugna

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Psittacula cyanocephala
Parrocchetto testa di prugna
CITES Appendice B
Alloggio minimo voliera-
Il parrocchetto testaprugna (Psittacula cyanocephala (Linnaeus, 1766)) è un uccello della famiglia degli Psittaculidi
Vive in un vasto areale nel quale è ancora piuttosto comune: Pakistan, Nepal, Bangladesh, India e Sri Lanka[1].
Abita le aree boscose di pianura e collina, fino ai 1000 metri.
Questo parrocchetto è uno dei pappagalli più noti ed immediatamente riconoscibili a causa della particolarità del cappuccio violaceo che stacca vistosamente ed improvvisamente sul verde brillante della livrea del pappagallo. Anche il suo nome comune, "testa di prugna", contribuisce a colpire l'immaginario dei neofiti e a farlo ricordare con facilità . La taglia di questo psittacide si aggira intorno ai 35cm, grazie soprattutto alla lunga coda, il suo aspetto è slanciato, flessuoso, longilineo. La colorazione base del piumaggio è verde, più scuro sulle ali. Fronte e redini sono viola intenso con riflessi bluastri sul vertice e sulle guance. L'area violacea è delimitata da un netto collare nero molto spesso anteriormente per diventare sottile e appena accennato sulla zona occipitale. Il groppone è verde-azzurro come il sottocoda e la parte inferiore dell'ala. Dorso, auchenio e scapolari sono verde oliva, le copritrici alari sono verde brillante. Sulla spalla è presente una caratteristica macchia rosso bruna. Le penne remiganti sono grigie con vessillo esterno verde. Le timoniere centrali sono molto lunghe e sottili, di colore blu, con tracce di verde nella zona iniziale per sfumare nel bianco della parte finale. Le zampe sono grigio-verdastre, il becco è giallo-arancio superiormente (mascella) e nero inferiormente (mandibola). Di questo psittacide esistono tre sottospecie (che però non trovano tutti d'accordo):
P.c cyanocephala, la specie di riferimento;
P.c. bengalensis, di dimensioni leggermente superiori, di colorazione un po' più scura e tonalità azzurra sul groppone;
P.c. rosa, dalla colorazione più pallida e caratterizzata dalla presenza sia nel maschio che nella femmina della macchia alare rosso-scura.
Il parrocchetto testa di prugna vive in zone collinose e boscose senza spingersi oltre i 1500 metri di altitudine. E' caratterizzato da un volo teso e veloce ed emette un richiamo molto particolare ed armonioso che lo rende immediatamente identificabile. Vive in piccoli gruppi che tendono a spostarsi molto frequentemente. I contadini tendono a perseguitare gli stormi di questi parrocchetti per i gravi danni che infliggono a campi seminati e frutteti, con un'azione distruttiva che risulta molto più ampia rispetto alle necessità alimentari dello stormo stesso. Questo pappagallo ha un carattere relativamente mite e tollera la convivenza con altre specie. Una volta acclimatato si dimostra robusto ed in grado di affrontare anche climi freddi. Pur avendo un carattere abbastanza estroverso, una caratteristica peculiare del testa di prugna è la sua facile tendenza a spaventarsi, occorre prudenza quando lo si avvicina e ci si muove in sua presenza. In ogni caso, se correttamente allevato, si dimostra un ottimo pet da compagnia. E' relativamente vulnerabile alle enteriti batteriche, aspetto che richiede una buona pulizia dell'ambiente che lo ospita. In cattività si dimostra un pappagallo discretamente rumoroso, e concentra i suoi vocalizzi soprattutto la mattina e la sera, mentre durante la giornata è più tranquillo. Questo parrocchetto va ospitato in voliere spaziose, con misura minima di tre metri in lunghezza, due in altezza ed un metro in profondità. Il testa di prugna sopporta a stento il freddo invernale delle nostre latitudini ed il rischio di congelamento alle zampine è elevato: è assolutamente necessario provvedergli un ottimo riparo dal vento freddo notturno ed è comunque sconsigliabile esporlo a temperature notturne inferiori ai 5 gradi. Esiste una fantastica mutazione lutina di questo psittacide, con piumaggio giallo intenso, timoniere e remiganti bianche e testa violacea.
La femmina si distingue dal maschio per il cappuccio grigio-azzurro, per le sfumature rosate sul viola di base della testa, per il collare giallo invece che nero, per la parte superiore del becco giallastra e quella inferiore grigia. Manca la macchia alare rosso-bruna.
La maturità sessuale viene raggiunta a due anni di età. La riproduzione avviene da febbraio a maggio e non è rara una seconda covata annuale da agosto a settembre. Il parrocchetto ha l'abitudine di aggredire tronchi marci scavandosi nidi in profondità nel legno, spesso adattando preesistenti nidi del picchio. Vengono deposte da 3 a 5 uova su uno strato di tritumi di legno. I normali nidi a cassetta attirano poco questa specie, e sarebbe preferibile proporre loro un tronchetto scavato o una cassetta ricoperta di corteccia. Il carattere relativamente socievole di questo pappagallo consente la riproduzione in colonia. Il testa di prugna non è un pappagallo come tutti gli altri dal punto di vista dell'accoppiamento. E' importante che le coppie si formino spontaneamente per non incorrere in frequenti rifiuti reciproci. L'affiatamento della coppia non è allo stesso livello della maggior parte dei pappagalli: al di fuori del periodo di accoppiamento le femmine tendono ad essere aggressive nei confronti dei maschi. La cova dura 21 giorni ed i piccoli lasciano il nido tra le 6 e le 7 settimane.
Questo pappagallo si nutre di semi anche immaturi, boccioli, frutta, noci, germogli, fiori, piccoli insetti. E' molto ghiotto del nettare di alcuni fiori tipici delle sue aree come i fiori di Salmalia, Butea, Bassia e di Adhota visica. E' ghiotto anche di melograno selvatico (Punica granatum), fichi, albicocche, peperoni rossi e fiori di cardo.
In cattività lo si alimenta con miscela di semi per parrocchetti (miglio, scagliola, girasole e poca canapa, niger ed avena), estrusi di buona qualità. Moderata fornitura giornaliera di frutta e verdure preferibilmente a foglia carnosa, come gli spinaci, la verza ed il cavolo. E' importante fornire un robusto pastoncino durante la cova. Questo pappagallo apprezza molto il polline in granuli. Nel periodo riproduttivo tutti gli psittacula necessitano di un maggior apporto proteico: è possibile quindi integrare la dieta fornendo quotidianamente legumi e cereali bolliti, miscele germogliate e pastone integrato da proteine animali. Piccoli insetti come le camole della farina possono essere utili a stimolare la riproduzione.
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