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La storia del Gloster come non l'avete mai sentita

Canarini di forma e posizione lisci, canarini di forma e posizione arricciati, canarini di colore.

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La storia del Gloster come non l'avete mai sentita

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Brian Enderby aprì lentamente la finestra, solo un poco, lo spazio sufficiente per osservare quello che stava accadendo fuori: la neve aveva cominciato a posarsi sui tetti,sui muri di cinta delle graziose casa dirimpetto e anche sulle rovine delle Termae e della strada di quella che duemila anni prima era stata la Gloucester romana: Glevum,avamposto della cavalleria insieme con Eboracum e Verulamium.
Era un pomeriggio d’inverno del dicembre 1918.
- Brian, ma che fai, ti abbiamo chiesto di servirci il tè, sono le cinque passate
- Subito Mrs Hobbs, è che stavo dando una occhiata al tempo, credo che questo Natale sarà freddo e bianco. Spero solo che spazzino la strada per Bath, mia moglie vorrebbe andare dai suoi per la vigilia.
In un angolo del piccolo, ma accogliente pub, non lontano dal caminetto acceso che mandava, oltre che un piacevole tepore, anche un buon aroma, discreto ma persistente a causa di alcune erbe che erano state posate sul grosso ciocco,sedevano ad un tavolino rotondo in ferro battuto, tre donne distinte, e che avevano l’aria di essere amiche da molto tempo: di spalle al caminetto sedeva Mrs Carolyne Percehouse, figlia del Colonnello John Arthur Percheause , comandante delle truppe di fucilieri Irlandesi, che avevano combattuto con molto onore in Francia contro i crucchi prussiani; alla sua destra , in una tazza di porcellana stile Victoria, sorseggiava il famoso tè di Natale Mrs Violet Hobbs, proprietaria di un famoso negozio di animali e uccelli in Trevor Street, e, di fianco alla finestra con i vetri colorati, immersa nei suoi pensieri, addentando un biscotto alla zenzero, Mrs Clara Rogerson, di Cheltenham, non distante da Gloucester.
Era una donna minuta ma dall’aspetto energico e deciso,con folti capelli rossi che, con i tratti del viso, tradivano le sue origini. Lavorava come segretaria al municipio di Cheltenham, e aveva due passioni: i bonsai giapponesi e i canarini Crested, che allevava in un box di faggio in giardino.
- Insomma Clara, ora ti sei messa in testa di rimpicciolire i tuoi uccellini dal ciuffo, e come hai pensato di fare, di metterli in una pressa come quella di Mr Potterton? - Carolyne aveva spesso di queste uscite che di solito divertivano lei solo.
- Oh! come sei sciocca, ma con la selezione, è ovvio!
- La selezione? quasi urlò Violet sgranando gli occhi.
- Ma Violet cara, proprio tu che vivi giorno e notte con gli animali, non hai mai sentito parlare di selezione? E’ una tecnica mediante la quale si possono evidenziare o eliminare dei caratteri in determinate specie di animali.
- Dovrebbero selezionarle il marito per cambiargli quella testa matta che ha - sghignazzò Carolyne all’indirizzo di Violet, la quale con un mugugno serrò le labbra e si passò la destra sulla bocca, lasciando ad intendere che era meglio che stava zitta altrimenti!
- Lo sappiamo tutti, Clara, che il tuo motto è: Tutte le cose piccole sono belle,ma non credo proprio che riuscirai a fare di quelle quaglie ciuffate, dei bonsai - disse Violet.
Clara Rogerson stette per un certo tempo in assoluto silenzio, fissando la fiamma del camino ipnotica e scoppiettante. Poi, come scuotendosi dal piacevole torpore nel quale sembrava essere caduta, e dopo aver sorseggiato quello che rimaneva del suo tè al gelsomino, con decisione disse:
- Scommettiamo?
- Le due amiche la guardarono dapprima con meraviglia, poi, con una occhiata di intesa urlarono quasi all’unisono:
- Scommettiamo!
Mrs Rogerson si mise al lavoro già nei giorni successivi a quel Natale 1918, riuscendo a procurarsi qualche Harzer roller ciuffato che accoppiò a dei Border molto piccoli che gli cedette Mr J.H. Madagan e ottenendo i primi meticci che l’anno successivo accoppiò ai suoi Crested più piccoli che avesse in allevamento.
Intanto in Scozia, un altro allevatore e famoso giudice di Crested, J. McLay, aveva avuto la stessa idea, quella di creare dei Crest miniature, con piumaggio più corto e aderente e ciuffi meno lunghi, ma sempre ampi e ben cadenti. Per questo, usò i suoi più piccoli Crest che accoppiò con i più piccoli Borders che riuscì ad ottenere.
Mentre l’assemblaggio dei futuri piccoli ciuffati procedeva senza apparenti intoppi, il più famoso allevatore inglese A.W.Smith venne a sapere del progetto di creazione di un canarino ciuffato miniature, e , scrivendo ai due allevatori, li incoraggiò non solo ad andare avanti, ma anche a scambiarsi dei soggetti.
Nel dicembre 1925, visti gli enormi progressi compiuti in così breve tempo, Smith invitò Mrs Rogerson ad esporre due soggetti alla National che a quell’ epoca si teneva al Cristal Palace di Londra. I due canarini, un maschio variegato giallo e una femmina ¾ verde, furono iscritti in una classe speciale, e ottennero il primo e secondo premio.
Questa fu la prima mostra di questa nuova razza, che A.W.Smith battezzò, col beneplacito dell’ altro creatore scozzese, Gloster, dal nome della contea di Gloucestershire, luogo di provenienza di Mrs Rogerson. I progressi di diffusione della nuova razza però, furono lenti, e per questo, nel 1931, alcuni appassionati fondarono il Gloster Fancy Canary Club che , in una riunione del 19 Marzo di quell’anno al Rose & Crown Inn di Cheltenham elessero A.W.Smith Presidente onorario, Mrs C. Rogerson presidente, Mr. Madagan vice presidente e Mr. J.M. Jenkins segretario. Nonostante gli sforzi del club, attivo ancora oggi,all’inizio della seconda guerra mondiale si ebbe una battuta di arresto nella diffusione del Gloster e nell’allevamento degli uccelli in genere a causa della scarsità di cibo specifico.
Solo nel 1946 iniziò una timida ripresa nell’allevamento del Gloster per merito soprattutto di Mr Fred Bryant e di sua moglie Vera, e tutti gli allevatori che seguirono e anche noi oggi, dobbiamo a loro il merito di non aver fatto cadere nell’oblio questa piccola,meravigliosa, grande razza di canarini inglesi.
La storia del Gloster fancy continua, e la scommessa di Clara Rogerson, nonostante le difficoltà incontrate, è vinta!
Lello Melillo
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