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IL BOTTON D'ORO

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IL BOTTON D'ORO

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IL BOTTON D'ORO

(Sicalis flaveola, Linneo 1766 )
di Natale Maranini


Il Botton d'oro (Sicalis flaveola)è conosciuto comunemente con i nomi di Fringuello zafferano ( dall'inglese Saffron finch) e canarino del Brasile anche se it verso di richiamo e le abitudini prevalentemente terragnole, ricordano da vicino gli Zigoli alla cui Famiglia (Emberizidae) e stato ascritto.
Caratteri distintivi
Il maschio ha fronte e vertice di colore arancio dorato molto brillante che si riduce di intensity ai lati del collo. Petto e ventre hanno colore giallo zafferano, mentre it dorso e giallo oliva con strie brunastre longitudinali. Remiganti e timoniere brune con bordature giallastre; zampe corte, solide, di colore bruno carnicino; occhio grande e scuro. II dimorfismo sessuale a abbastanza accentuato. La femmina infatti manta della colorazione arancio dorato sulla fronte e vertice, ma conserva toni di colore verde oliva sul dorso e giallo zafferano scuro molto intenso nelle parti inferiori.

Distribuzione geografica

La forma tipo a distribuita piu. o meno in tutto it territorio dell'America meridionale, in particolare: Venezuela, Brasile, Colombia.

Habitat

Abitualmente vive nelle pianure aperte ricche di erbe prative di cui ricerca i semi immature, ma non disdegna di frequentare i giardini nelle vicinanze di centri urbani, i frutteti e le zone cespugliose di media altitudine.

Sottospecie

Si conoscono due razze geografiche, la S. f. brasiliensis diffusa nel Brasile che si differenzia sensibilmente nella .taglia e la S. f. pelselni che ha colorazione piu scura, ten-dente al verdastro, priva totalmente della caratteristica macchia arancio dorato sulla fronte del maschio.
Cornportamento in cattività

Uccello piuttosto schivo e timoroso che tuttavia si adatta con facility alla gabbia spaziosa senza recare disturbo agli altri concaptivi per buona parte dell'anno, salvo it periodo prenuziale e nuziale nel quale diventa rissoso e non tollera l'invadenza di altre specie nella ristrettissima zona eletta a dominio, che nella maggior parte dei casi si riduce ad un angolino o ad uno degli appollatoi presenti nel contenitore.

In aviario esterno, pur conservando it temperamento tipico dei maschi dominatori nel periodo nuziale, si ha modo di osservare una netta diminuzione della sua aggressività che certamente determinata da una piu ampia liberty di movimenti e dalla tranquilla scelta della pur piccola porzione di territorio da difendere. In questo caso anche le specie conviventi hanno altrettanta liberty nella fuga qualora dovessero verificarsi possibili sconfinamenti.
La riproduzione in cattività, secondo p. Eoli

(in Giornale degli Uccelli, Ed. Encia, Udine )

non presenta difficoltà alcuna sia in gabbia sia in voliera.
Tuttavia V.E. Orlando ( in Uccelli esotici, Ed. Encia, Udine 1959 ) cita due soli casi accertati di riproduzione in voliera esterna, avvenuti in Inghilterra rispettivamente nel 1906 e nel 1955. Non si escludono altri casi di riproduzione in voliera, tenuto conto che sono passati piu di 20 anni dalla notizia riportata nel testo dell'Orlando.

Si alimenta con scagliola, panico ( molto gradito in spighe ), miglio e non dimostra particolare predilezione per i semi oleosi, salvo quell di canapa che risultano essere assai dannosi in quanto tendono ad ingrassare l'uccello a dismisura se non somministrati con ragionevole prudenza. Sono graditi i semi delle erbe prative e soltanto la mela e gradita fra le frutta di stagione.
La sottospecie (S. f. pelzelni) confusa con it Canarino ancestrale

Da un noto allevamento di Udine che disponeva di alcuni escmplari di Canarino selvatico (Serinus canaria) ne avevamo richiesti, anni addietro, alcune coppie allo scopo di studiare it comportamento in cattività e in secondo luogo tentare di rinsanguare un ceppo di Canarini verdi per migliorarne le caratteristiche fenotipiche, divenute alquanto scadenti. I soggetti ricevuti, una coppia soltanto e in ottime condizioni di salute, avevano nella morfologia essenziale, l'aspetto del Canarino selvatico, se non altro per it colore verde grigiastro del dorso dominato da strie corte nero-brune, it ventre gialliccio con variegature brune ai fianchi del maschio.

Non ci a stato facile, in un primo momento, individuare a quale specie appartenessero i due soggetti. Tuttavia dopo una serie di accurate osservazioni e ricerche su testi di letteratura omitologica, siamo riusciti ad accertare che i caratteri fenotipici ( occhio grande, rime palpebrali accentuate, becco corto, conico, simile strutturalmente agli Zigoli) e di comportamento (movenze, verso di richiamo ), escludevano, senza alcun dubbio it Genere «Serinus», trattandosi invece di Botton d'oro di sottospecie "pelzelni", peraltro nati in cattività in quanto muniti di regolare anello inamovibile.

La coppia a giugno inoltrato, esattamente dopo due mesi dall'acquisto, mostrava chiaramente l'intenzione di nidificare, scegliendo una mangiatoia supplementare, nella quale la femmina provvedeva ad accatastare i resti delle verdure somministrate. Deposte due uova, grandi quanto quelle del Passero, di colore grigiastro con fitte barrature bruno scuro su tutta la superficie, risultavano fertili e schiudevano regolarmente al 14.o giorno.

I piccoli, stranamente privi di lanugine come lo sono i nati delle specie insettivore, causa l'alimentazione probabilmente inadeguata ( la femmina rifiutava it pastoncino all'uovo ) morivano nel giro di pochi giorni. Eguale sorte toccava alla femmina la quale, dopo aver deposto e covato in un nido sistemato all'interno della gabbia come un normale Canarino, quattro uova di cui tre fertili, moriva a cinque giorni dalla nascita dei piccoli. La perdita della femmina, nonostante l'alimentazione fosse adeguata ( Tarme della farina, semi immaturi e fettine di mela) con ogni probability e da attribuire all'accessivo grasso accumulato durante it periodo statico della cova.

In seguito, malgrado ogni interessamento non siamo riusciti a trovare un'altra femmina per continuare l'esperienza intrapresa che, alla luce dei fatti, si e conclusa negativamente per l'inadeguatezza delle attrezzature.

C'e da rilevare a tutt'oggi la frequente tendenza da parte dei locali rivenditori di Uccelli, ai quail offriamo le attenuanti sulla sconoscenza specifica, a «spacciare* questo Botton d'oro come Canarino selvatico, aumentandone in misura notevole it prezzo, in ragione dell'interesse suscitato dall'acquirente.
E' successo di recente a qualcuno dei nostri associati ( C. De Nunzio di Ventimiglia, IM), succederà ad altri se non portiamo loro a conoscenza le differenze sostanziali fra le due specie.

Ibridazione

Pare che in Brasile e altri paesi del Sud America, l'ibridazione del Botton d'oro con la Canarina sia abbastanza frequente e si siano ottenuti sorprendenti risultati sulla quality del piumaggio e sulla elevata intensità del giallo degli ibridi.
Per tutta una serie di prove e riprove, peraltro fallite da un gruppo di ibridatori di provate capacity, siamo costretti a ritenere questo incrocio circoscritto al luogo d'origine, sebbene la stampa specializzata in pill occasioni abbia tentato di aprire dei timidi spiragli sulle possibility che questo uccello avrebbe nella moderna Canaricoltura.
Sta di fatto che chi ha provato per anni questa ibridazione, sia in gabbia sia in voliera, si e amaramente pentito. Alcuni di questi allevatori si sono dovuti accontentare, non solo di trovare uova chiare, ma in certi casi uova e nido distrutti, femmina moribonda dalle percosse ricevute dal maschio.

Alle Mostre
Raramente il Botton d'oro e presente alle Mostre.
Gli esemplari osservati nell'arco di 25 anni, sono stati ben pochi, in qualche caso ( intorno agli anni 60 ) una coppia esposta in una Mostra a Genova portava la scritta «Canarino originale del Brasile», con vistoso punteggio sulla scheda di giudizio.

Successivamente, un'altra coppia presentata alla stessa Mostra da un noto allevatore e stata giudicata come «Canarino delle isole Canarie», punti 91 e venduta a caro prezzo. Più tardi i Giudici hanno capito che it Botton d'oro esiste davvero e non e un Canarino del-le isole Canarie, ma il punteggio e rimasto al limite della sufficienza

Bibliografia
P. Eoli - Gli Uccelli del Venezuela - Giornale degli Uccelli, Ed. ENCIA, Udine 1968 -
op. citata.
V.E. Orlando - ( Uccelli esotici, Ed. ENCIA, Udine 1959 ) op. citata.
Allegati
768560_sicalis.jpg


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