In natura piumaggio intenso e piumaggio brinato

[Pippo]

Anche in natura esistono tra gli indigeni soggetti che hanno piumaggio intenso e piumaggio brinato. La distinzione tra i due tipi nei canarini è facile mentre per alcuni indigeni è ancora un mistero, qualcuno mi potrebbe aiutare?

[Organetto]

Argomento trattato in questo forum FEO.
Detto questo, trovo molto interessante la tua domanda e al riguardo vorrei esporre la mia idea.
In natura il piumaggio dei selvatici può considerarsi a tutti gli effetti un misto tra le due specifiche categorie presenti nel canarino. Parlerei più propriamente di un piumaggio semi-intensivo.
L'estrema eterogeneità degli accoppiamenti in natura poi salvaguarda una certa stabilità nella struttura generale del piumaggio di ogni specie.
Discorso opposto nei soggetti domestici dove gli accoppiamenti vengono indirizzati secondo criteri impostati dall'allevatore. Da qui la nascita nel canarino delle due distinte categorie operata nei decenni con assoluta dedizione e certosina pazienza.
Di certo l'antico serino delle canarie non presentava in origine le due distinte categorie così come oggi possiamo apprezzare.
E' notorio tuttavia che anche nell'ambito delle due categorie al di la di una diversa distribuzione del lipocromo esistono pur con una certa gradualità delle differenze anche nella struttura generale della piuma. In genere più stretta e rigida negli intensi con minore presenza di barbule e più larga, morbita e ricca di barbule per i brinati.
Da questa differenza di fondo nasce anche l'idea visiva che vede un soggetto intenso più "snello" e dal piumaggio stretto e brillante ed uno brinato più armonicamente "rotondo" nelle fattezze sino talvolta a presentante un mantello "mosso" e dal colore tendenzialmente più caldo. Ovviamente gli esempi sono estremizzati ma sono strumentali alla spiegazione.
Proprio per queste caratteristiche di massima presto ci si è accorti che l'impiego di brinati giovava oltre che a mantenere una giusta impiumatura negli intensi anche a migliorare la taglia. Premesso che struttura ossea e muscolare hanno varianza minima nell'ambito di una specie tra un soggetto grande ed uno piccolo è proprio l'abbondanza del piumaggio a determinare visivamente in un brinato una mole "all'occhio" decisamente superiore. Un uomo con capelli lisci e corti sembrerà più minuto di un altro con una acconciatura voluminosa e crespa.
Ben conoscono la questione gli allevatori delle razze inglesi di grossa taglia. Privilegiando "di massima" l'espressione brinata oltre ad arrotondare la siluette e donare un colore caldo ai soggetti anche la struttura risulterà un pò più possente.
Da qualche tempo anche tra allevatori di indigeni ed esotici per le razze dove la taglia è un valore aggiunto si è iniziato a selezionare non solo per ottima espressione della mutazione e del disegno ma anche sulla base della struttura delle penne. Questo ha originato soggetti ancora lontani da una netta distinzione tra intensi e brinati ma decisamente più indirizzati alla seconda delle categorie. Mi dispiace non poter presentare alcuna foto al riguardo ma di massima questi soggetti una volta manipolati appaiono ricchi di sottopiuma e decisamente vaporosi grazie anche alla maggiore lunghezza delle penne. Questo tuttavia spesso a scapito di una minore brillantezza dei lipocromi e una maggiore confusione del disegno.
Come sempre lo sforzo dell'allevatore è quello di selezionare le diverse variabili cercando il difficoltoso equilibrio tra caratteristiche spesso contrastanti fra loro. L'impiego di questi "semibrinati" per raggiungere una maggior taglia non può prescindere dal selezionare riproduttori a "piuma corta" e ricchi di lipocromo brillante con i quali attenuare il depauperamento del disegno e la compostezza del piumaggio.
E' importante allo scopo osservare con attenzione le differenze esistenti tra i diversi novelli dell'annata anche al livello di qualità del piumaggio e scegliere quelli da reimpiegare in riproduzione tentando di assortire coppie dalle caratteristiche ottimali o quantomeno che compensino tra i due le imperfezioni sempre a patto che non si tratti di difetti gravi.

[Pippo]

Come sempre devo ringraziarvi per le innumerevoli conoscenze che ogni volta metti a disposizione. Riprendendo la discussione in oggetto, penso di aver capito il discorso della lunghezza delle piume e della brillantezza e colori piu o meno "mossi", pero' a livello empirico l'unico modo per scoprire se il piumaggio è piu o meno lungo è quello di manipolare il soggetto? E anche se lo manipoliamo, essendo come tu hai detto molti i soggetti semi-brinati, come potremmo identificare quello piu brinato e quello meno?... Per dirla in parole povere...come faccio a capirlo se non ho molta esperienza?

[Organetto]

Ciao, riguardo alle tue perplessità posso dirti che in queste scelte sono sempre il buon senso e l'esperienza a farla da padrone.
Soprattutto in tema di indigeni partendo dal presupposto che le differenze non sono così nette sarà sempre l'occhio a darti la sensazione giusta. In questi casi il confronto spesso risulta decisivo. Analizzando singolarmente un soggetto non hai parametri di riscontro. Se l'osservazione investe 2 o anche più individui ecco che i particolari che concorrono ad una valutazione complessiva appaiono più visibili determinando così la giusta gradualità di giuduizio tra l'uno e l'altro.
E' un sistema utilizzato anche dai giudici che sebbene si riferiscono ad un modello di standard su carta devono tuttavia nell'espletamento dei propri compiti operare una classifica di attinenza dei soggetti reali che si trovano a valutare.
Anche in questo caso è il metodo del confronto ancorchè mediato e parametrato attraverso il cartellino dei punteggi a determinare le scelte.

[Pippo]

Grazie