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Scheletrico dei pappagalli

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COMITATO REDAZIONALE
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Scheletrico dei pappagalli

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Il sistema scheletrico dei pappagalli, come quello degli altri uccelli in generale, è strutturato in maniera da essere contemporaneamente resistente e leggero, per le ovvie esigenze di volo. Nel corso dell'evoluzione la necessità di ridurre il peso scheletrico ha prodotto caratteristiche significative, portando ad esempio alla perdita dei denti, e quindi delle pesanti strutture ossee che li sostenevano e alla comparsa di ossa pneumatiche, ospitanti cioè ampie cavità in cui si immettono propaggini dei sacchi aerei.




Il cranio: il cranio di ogni pappagallo è composto da ossa piatte molto sottili e risulta molto leggero. Le orbite sono molto grandi e circondate da un anello osseo completo. Il becco si innesta sulle ossa frontali del cranio articolandosi con l'osso premascellare tramite una cerniera ed il movimento della mascella avviene grazie alla barra giugale. La mandibola, il ramo inferiore del becco, è costituita dalle due ossa mandibolari fuse, il cui movimento rispetto alle ossa del cranio è mediato dall'osso quadrato. Questo tipo di struttura, coadiuvato da un gran numero di muscoli che ne governano il movimento, consente una vasta gamma di interazioni complesse tra i due rami del becco, con il risultato che questo può essere utilizzato in modi disparati rispetto al semplice movimento base di prensione a forbice. La particolare articolazione e conformazione del becco crea un gioco di leve che può portare il pappagallo a stupefacenti performances, se pensiamo che esseri viventi del peso di un paio di chili scarsi come un ara giacinto o un cacatua delle palme sono in grado di generare con il proprio becco una pressione di novanta chili.




Le vertebre e il torace: le vertebre cervicali dei pappagalli sono estremamente mobili e consentono loro di girare la testa con una grande ampiezza di movimento, basti pensare alla posizione del tutto rilassata durante il sonno, quando molti pappagalli girano la testa all'indietro riparandola sotto l'ala. AL contrario le vertebre toraciche sono molto più rigide e compatte. Le prime sono addirittura fuse formando il cosidetto notarium in quando devono sostenere le strutture ossee sottostanti, come la voluminosa carena, che a sua volta deve fungere da supporto alle possenti masse muscolari che comandano il volo. Le vertebre caudali sono a loro volta fuse nel sinsacro, costituendo il conto pelvico. Le ultime due vertebre sono fuse nel pigostilo, sul quale si innesta il ventaglio delle penne timoniere.




Cingolo scapolare: il cingolo scapolare è formato dalle due scapole, strette e lunghe, i due ossi coracoidi e la furcula (evoluzione delle clavicole) che salda la struttura allo sterno, presenta l'espansione a forma di chiglia, detta carena.




Cingolo pelvico: il cingolo pelvico è formato dai due ilei che costituiscono gran parte del sinsacro, due ischi e due pubi, orientati all'indietro all'indietro e paralleli agli ilei.




Le ali: l'ala dei pappagalli è costituita dall'omero, da radio ed ulna, e dalle ossa metacarpali. L'omero si articola prossimalmente con il torace attraverso la scapola e distalmente con l'ulna ed il radio, che supportano le remiganti secondarie. La parte distale dell'ala è composta da ossa modificate ed allungate, il carpometacarpo con le tre dita. Nel corso dell'evoluzione il quarto e quinto dito sono andati perduti. Il primo dito è molto corto, è costituito da due falangi. Il secondo dito è costituito da due falangi, è robusto ed appiattito e supporta le remiganti primarie per il volo. Il terzo dito è molto corto (una sola falange) e supporta anch'esso le penne primarie. I due principali muscoli responsabili del volo sono il grande pettorale, che permette l'abbassamento dell'ala durante il volo battente: origina sullo sterno e si inserisce sull'omero. Il secondo muscolo è il sopracoracoideo che invece determina il sollevamento dell'ala e che, dovendo vincere una resistenza minore rispetto al pettorale è molto più sottile. Origina dalla carena, gira dietro l'articolazione per inserirsi anch'esso sull'omero, dalla parte opposta rispetto al pettorale.




Le zampe: le ossa delle zampe si articolano sul cingolo pelvico. Il femore si presenta corto, la fibula è molto ridotta e la tibia è fusa con le ossa del tarso formando l'osso tibia-tarso, Su questo si articola l'osso tarso-metatarso su cui a sua volta si articolano le quattro dita. I pappagalli sono zigodattili, e presentano due dita protese in avanti e due indietro, e ciò spiega il loro grande talento di arrampicatori e la possibilità di afferrare il cibo con le zampe e portarlo al becco grazie all'opposizione delle dita.
Allegati
10_Il_sistema_scheletrico_dei_pappagalli_jpg_474195a15146cbbc3b928196fc8f6f46.jpg


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