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Raro esemplare di Cicogna Nera torna a svernare in Sila

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Raro esemplare di Cicogna Nera torna a svernare in Sila

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Raro esemplare di Cicogna Nera torna a svernare in Sila

Nell’inverno 2017 e 2018, la Cicogna nera è ritornata a svernare nel Parco Nazionale della Sila.

Già da inizi novembre era presente, sostando per tutto dicembre, gennaio e febbraio, un caso che si è quindi ripetuto nonostante l’eccezionalità della stagione precedente.

Lo studio sul primo caso di svernamento, documentato regolarmente per un periodo di oltre due mesi e mezzo, è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista scientifica di ornitologia Alula, edita dalla S.R.O.P.U. (Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli) – volume XXIV (1-2) – 2017.

Finora sono stati solo 4 gli avvistamenti invernali (uno storico del 1854, uno del gennaio 2000 e due più recenti di fine febbraio del 2015 e 2016).

Si tratta, tra le altre cose, anche di un importante contributo per la conoscenza della presenza invernale della specie nell’area appenninica italiana, dove gli studi e i monitoraggi di svernamenti della specie sono pressoché sconosciuti.

Sembrerebbe che la specie in Italia sia stata segnalata in poche regioni, tra cui la Calabria (Sila).

La Cicogna nera (Ciconia nigra) è un magnifico uccello dalle notevoli dimensioni, avendo un’apertura alare di circa 2 metri.

E’ una specie rarissima in tutto il continente europeo ma lo è ancor di più in Italia, dove a seguito dell’estinzione è ritornata a nidificare nel 1994 (Piemonte).

Pochissime le coppie che si riproducono, ferme a poco più di una decina e molto localizzate, di cui circa la metà in Basilicata.

Il 4 gennaio 2017, per ornitologi e appassionati resterà una data da ricordare. In Calabria e più specificatamente nel cuore del Parco Nazionale della Sila, tra i 1300 e i 1500 metri di quota, per la prima volta è documentata la presenza invernale di un adulto di Cicogna nera che sorvola le foreste silane, sostando poi in un’area ben localizzata.

La zona tuttora è mantenuta segreta per ovvie ragioni protezionistiche e per evitare azioni dirette di disturbo.

Tutto ciò dimostra ancora che la Sila calabrese, rappresenta ancora una volta un luogo ricco di tanto fascino e con un’enorme biodiversità.

Un campo aperto per nuove scoperte e importanti documentazioni in campo ornitologico.

La scoperta, lo studio e la pubblicazione scientifica sullo svernamento della Cicogna nera in Calabria e in Sila porta la firma di Gianluca Congi, noto appassionato ed esperto di ornitologia.
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