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Adesso che con la muta ha avuto un paio di malori

Qui possiamo mettere le nostre esperienze vissute sulle malattie

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Rosa Liotto
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Iscritto il: mar apr 27, 2021 8:55 am

Adesso che con la muta ha avuto un paio di malori

Messaggio da Rosa Liotto »

Salve, sono sempre stata appassionata degli alati anche se li ho potuti tenere per poco tempo; nell'ultimo anno a mio nonno appena rimasto vedovo e che li allevava quando era ragazzo, ne ho regalato uno accordandoci che lui gli dava da mangiare e puliva la gabbia, io avrei avuto cura del canto ed eventualmente della sua salute, fatto sta che a Freddie mi sono affezionata un sacco e lui ha sempre risposto ad ogni mio richiamo, fino adesso che con la muta ha avuto un paio di malori -il veterinario ha parlato di micro-ictus- e il nonno si è arreso: "Mettitela via, questo non canta più. Per quello che costa curarlo, meglio che lo cambiamo". Qui viene il problema: avendolo "guidato" per tutto il tempo della quarantena coi richiami, la mia voce, la musica ... io mi sono convinta che non solo Freddie mi riconosca, ma capisca anche le parole che gli dico. Vorrei comprendere se è una convinzione sbagliata o se c'è qualcosa di vero, perché ora che si tratta di curarlo ho tutti i familiari contro, perché "Ma va, i canarini sono tutti uguali, non sono come il cane e il gatto che si affezionano all'essere umano". La loro esperienza è questa, basata sull'osservazione di chi a questi esemplari si è limitato solo a mettere il cibo, fischiare ogni tanto e pulire la gabbia o, nel caso di mio nonno in gioventù, metterli in cova e farli riprodurre; la mia invece mi dice il contrario. Sia col primo "freddie" che mi è nato in casa quando avevo 13 anni e me lo son tirata su col canto fin da quando era pullo, e a maggior ragione con questo. A me Freddie risponde in modo diverso da quanto fa col nonno e gli altri, quando lo chiamo per nome risponde... Ora che è malato ovviamente vocalizza molto meno e dalle poche informazioni che ho, un uccello che non vocalizza sta soffrendo e mi preoccupo un sacco, specie perché lui è stato "verbale" da quando a ottobre scorso l'ho portato a casa. Quello che desidero capire e su cui desidero un confronto più scientifico possibile, è proprio questo: quanto, come, e soprattutto se, da parte del volatile si instaura un legame di interazione con l'essere umano che lo fa cantare. Anche perché io ho una disabilità visiva, pertanto le interazioni che ho con lui sono vocali e di movimento - quando lo sento saltare avanti e indietro mentre lo sollecito con richiami o altro. Diciamoci le cose come stanno: basare i propri ragionamenti solo sull'emotività, manda fuori strada e rischia di attribuire a questi esemplari dei comportamenti umani che a loro NON appartengono, se non addirittura considerare come riscontro positivo eventuali segni di sofferenza; io non avendo appunto la vista, non vorrei essermi creata qualche falso mito sul canarino che risponda a me, quando magari sta banalmente guardando da un'altra parte e di me -come di qualsiasi umano- non gliene può importare un accidente; ma a me dà l'impressione che l'esperienza degli altri e la mia, siano due tipi di esperienza diversi e in qualche modo abbiamo ragione tutti e due. Mi piacerebbe capire se ci sono degli studi su di loro, sul fatto che capiscano le parole e si leghino a chi "gli parla" di più anche se non è la stessa persona che gli dà il cibo, insomma qualcosa di serio sull'etologia di questi animali che possa smontare falsi miti da una parte o dall'altra.


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V.R.W
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Iscritto il: gio feb 17, 2022 10:15 pm

Re: Adesso che con la muta ha avuto un paio di malori

Messaggio da V.R.W »

Wenden Sie sich an einen Vogelarzt, vielleicht kann er Ihnen antworten. Es ist möglich, dass er dich erkennt. Vor Jahren hatte mein Tankwart einen Kanarienvogel, er hat ihn im Büro des Händlers aufbewahrt, ich habe ihm zweimal im Jahr die Nägel geschnitten und ihn gelegentlich überprüft. Wenn ich meine Lippen nahe an den Käfig legte, gab Piki mir das Becken mit seinem Schnabel, er tat es nur mit mir und seinem Meister, es war fantastisch. Wenn sich eine andere Person dem Käfig näherte, öffneten sie ihren Schnabel und senkten ihre Flügel als Zeichen der Bedrohung. Einige Jahre lang hielt ich die Kanarienvögel in einer nicht so großen Umgebung, die Männchen pfiffen nur, wenn ich sie nicht ansah, als ich meinen Kopf drehte, sie hielten an, sie verstanden die Situation gut. Ich habe keine ähnlichen Erfahrungen mit Piki gemacht, ich hatte 10 Paar Kanarienvögel und mit diesen Zahlen experimentierst du nicht.
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Rosa Liotto
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Iscritto il: mar apr 27, 2021 8:55 am

Re: Adesso che con la muta ha avuto un paio di malori

Messaggio da Rosa Liotto »

Dankeschön
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