• Amministratore
  •  
    Qui puoi scrivere tutte le notizie avvenute
     

LE AFFEZIONI RESPIRATORIE

Qui possiamo mettere le nostre esperienze vissute sulle malattie

Moderatori: Ondulato, Mario.dg83, Antonio P., GiuseppeMicali, MARIO 51

Rispondi
Avatar utente
COMITATO REDAZIONALE
Site Admin
Messaggi: 942
Iscritto il: mer mar 17, 2021 11:27 am

LE AFFEZIONI RESPIRATORIE

Messaggio da COMITATO REDAZIONALE »

LE AFFEZIONI RESPIRATORIE



Una respirazione affannosa e rumorosa accompagnata da scolo del becco, starnuti, occhi che lacrimano, becco aperto, sono tutti segni inconfondibili di affezioni respiratorie “alte”. Si tratta di riniti, sinusiti, laringiti, tracheiti e bronchiti, e possono dipendere da batteri, virus, o parassiti. L’animale colpito va isolato e tenuto al caldo. È necessario anche ripulirgli lo scolo del becco, dalle narici e dagli occhi, somministrargli un antibiotico ad ampio spettro e un trattamento appropriato contro il parassita o il batterio responsabile della patologia (sempre che l’antibiotico non si riveli sufficiente). Non bisogna trascurare il fatto che a volte un trauma subito sbattendo contro le sbarre della gabbia può essere alla base di un problema respiratorio. E si deve stare molto attenti anche ai comportamenti che si tengono nelle vicinanze delle gabbie: non bisogna fumare, perché gli uccelli soffrono molto quando la qualità dell’aria è cattiva. Le affezioni respiratorie “profonde”, come le polmoniti, sono quasi sempre di origine batterica (stafilococchi). Lo stress è un fattore che le favorisce La psittacosi è una malattia molto importante perché si tratta di una zoonosi, si trasmette anche all’uomo. È dovuta allo sviluppo di un batterio, e l’animale ammalato dimagrisce e presenta disturbi nervosi, respiratori e digestivi. L’aspergillosi aviarie è provocata da certi funghi (è una micosi). Gli psittacidi e i canarini ne soffrono facilmente. Le cattive condizioni igieniche, gli alimenti avariati e lo stress favoriscono l’insorgere di questa malattia che si manifesta con sibili e con una respirazione fortemente accelerata.



Dr. Florence Desachy


Immagine Immagine

Rispondi