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Gelsi bianchi e neri

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Gelsi bianchi e neri

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Le proprietà benefiche dei gelsi bianchi e neri, frutti ricchi di principi nutritivi e molto apprezzati dai turdidi.

Il gelso è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae (dal celtico mor = nero, per allusione al colore dei frutti maturi) che cresce a tutte le latitudini ed è diffusa dalle regioni temperate, alle tropicali; quindi in tutto il mondo. E’ molto coltivato in Cina e secondo alcuni documenti, la sua coltivazione risale al 2700 a.C., ed era inizialmente legata allo sfruttamento delle larve dei bachi per la produzione della seta. Nell’antichità, la pratica della bachicoltura si estese anche in Armenia e nelle aree del Mar Caspio, diffondendo anche le piante di gelso, e solo più tardi, grazie agli Arabi, si estese anche in Europa.

Il gelso, oltre che per l’aspetto legato ai bachi da seta, è coltivato per i suoi frutti, considerati particolarmente gustosi e ricchi in principi nutritivi. Gli usi medicinali dei frutti di gelso i sono decantati da Plinio che narra che presso i Romani i frutti acerbi del gelso nero, portati addosso, arrestavano le emorragie; mentre quelli maturi, uniti a miele, agresto secco, mirra e zafferano, davano un medicamento che veniva consigliato per combattere il mal di gola e i disturbi di stomaco. Notizie delle proprietà medicamentose del gelso si trovano anche nella medicina tradizionale cinese, dove viene considerato epatoprotettore, rinforzante delle cartilagini, diuretico e normalizzatore della pressione sanguigna. Le due specie presenti in Italia sono Morus alba e M. nigra, rispettivamente gelso bianco e gelso nero, dal colore dei frutti, che maturano da maggio a luglio per il gelso bianco e da giugno ad agosto per quello nero.

I frutti, chiamati more, si raccolgono scalarmente, prelevando quelli maturi molto delicatamente, staccandoli con una leggera pressione delle dita. Va posta molta attenzione alla raccolta di quelli neri, che macchiano pelle e soprattutto tessuti. Essendo rapidamente deperibili, si conservano in frigo solo per qualche giorno. Il gelso bianco è poco usato come pianta da frutto per via del sapore dolciastro, tendente all’acidulo, dei suoi frutti, che venivano considerati lassativi e antibatterici contro il batterio coinvolto nella carie dentale. I gelsi contengono un alto quantitativo di ferro, circa 185 mg per 100 gr di frutti; una cosa assai rara tra i frutti di bosco, e pochissime calorie, circa 43 per 100 gr. Quelli bianchi sono impiegati freschi e secchi come edulcoloranti da diverse popolazioni asiatiche per via del loro elevato contenuto di zuccheri; la loro radice è usata contro tosse e asma; il legno per fare attrezzi e piccoli lavori di intarsio. Il gelso nero, molto simile al precedente, presenta frutti di colore nero-violaceo più grossi e saporiti, ricchi di antociani, preziosissimi antiossidanti presenti in tutti i vegetali di colore nero, viola e rosso, con azione vasoprotettrice.
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