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Come cominciare con i cardellini

Solo consigli ed esperienze per un buon allevamento.

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Pippo
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Come cominciare con i cardellini

Messaggio da Pippo »

Ciao a tutti io ho sempre avuto canarini potete dirmi come cominciare con i cardellini so che servono dei DOC.....


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Antonio P.
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Re: Come cominciare con i cardellini

Messaggio da Antonio P. »

Ciao....
Allora diciamo subito come più volte citato, che le gabbie sono ottime da 120, vanno anche bene da 90. Anche qui la scelta è vasta, puoi acquistare delle batterie da 6 gabbie o quelle zincate, tutto relativo alla tua disponibilità economica.
La costruzione di una voliera interna è anche un buon metodo per allevare e riprodurre i cardellini, però devi calcolare che le misure ideali sono le seguenti, altezza 2mt, profondità 1,50mt , frontale da 80/100cm.
Ogni voliera può ospitare una coppia.
Premesso che ogni Regione di residenza ha la sua normativa, cmq in linea di massima, l'autorizzazione all'allevamento a scopo ornamentale per le specie autoctone (cardellino, verzellino, lucherino, verdone etc etc) viene rilasciata a domanda dalla ripartizione Faunistica Provinciale , una volta avuta la concessione puoi avviare l'allevamento.
Mentre se acquisti uccelli ai solo fini detentivi, sempre appartenenti alla fauna autoctona, regolarmente anellati , non possono essere riprodotti per nessun motivo previa confisca e denuncia penale.
Chi acquista, deve trasmettere alla ripartizione faunistica Prov e alla regione , copia del foglio di cessione rilasciato dal venditore.
Tutt'altra cosa se intenti allevare Mayor mutati o ancestrali, non necessita di autorizzazione ne per la sola detenzione ne per la riproduzione, sei solo obbligato ad avere la relativa documentazione di provenienza. In linea di massima, l'alimentazione che bisogna usare "di base".
In inverno, quindi in fase di riposo, l'alimentazione è molto molto spartana, non povera eccessivamente ma, considerando che in natura, in questo periodo trovano il minimo indispensabile, quantomeno devono seguire una dieta "leggera" da questo punto di vista.
Con l'aumentare delle ore di luce, si vanno ad integrare via via quelle componenti alimentari che aiutano e stimolano i soggetti al "cambiamento" che ci sarà, come l'estro, riproduzione e prole.
Quindi, cambieranno le percentuali proteiche, e "le calorie" visto che automaticamente, il loro fabbisogno giornaliero, subirà un'impennata di tutto rilievo.
Bisogna iniziare anche la fornitura di sementi prative.
A tal proposito, la prerogativa per chi decide di seguire questa rotazione è scindere completamente due tipi di allevamento: Esterno e interno.
Il primo, ha come vantaggio(parlando solo di piano alimentare) il fatto di "stimolare" naturalmente i soggetti, quindi il cambio di alimentazione, è un fattore prettamente sinergico per il raggiungimento della forma ideale.
Nel secondo caso, il vantaggio è quello di poter calcolare su carta, quindi impostare un'alimentazione più precisa, perchè non saranno influenzate soprattutto da fattori atmosferici.
Le percentuali alimentari utilizzate, non possono essere racchiuse in un post, perchè sappiamo tutti che in ogni allevamento, si verificano situazioni davvero uniche.
Sicuramente, per quanto riguarda l’alimentazione “a riposo” vado controcorrente, perché, i soggetti, da quando ho iniziato a tenerli a stecchetto, si sono comportati egregiamente durante il periodo degli amori.
Credo che sentano di più il cambiamento e, soprattutto, non arrivano grassi e spesso “appesantiti” se non peggio, intossicati...
Ci tengo a precisare che, il termine “stecchetto” per animali d’allevamento, non vuol dire non mangiare, o mangiare male, vuol dire eseguire una dieta più precisa e “pesata” più tosto che una dieta “abbondate” e iperproteica come nel regime estrale.
Il periodo di muta, è un’ ulteriore periodo stressante, oltretutto dopo la riproduzione e le cure dei piccoli, quindi dobbiamo, per ovvie ragioni, farlo rientrare in quel periodo con un fabbisogno alimentare ipercalorico.
Al nord Italia, chiaramente le stagioni invernali si presentano più fredde, quindi, allevando all’esterno, l’alimentazione è un parametro “d’aiuto” per cercare di far svernare con più facilità i soggetti, ma sono convinto che spesso si esagera questa è una mia convinzione, quindi, in suddetto periodo, spesso vengono ugualmente sovralimentati.
Per quanto riguarda la somministrazione dell’alimentazione “a libera scelta”, purtroppo, anche se potrebbe sembrare bellissimo, dal punto di vista gestionale dovremmo solo preoccuparci di riempire continuamente le mangiatoie… riferendoci sempre ad animali d’allevamento, non saranno in grado di autogestirsi una dieta equilibrata e si ciberanno come fanno i bambini con le caramelle al posto di un frutto… di semi a loro molto appetiti, scartando completamente tutti gli altri, arrivando anche al punto di non mangiare altri semi, all’infuori di “quelli buoni”…al palato. Le conseguenze sono scontate.
L'alimentazione PERFETTA... quante volte ho scritto questa frase su quaderni, fogli ecc.... quante cartucce d'inchiostro e fogli A4 carta e penna alla mano, senza dubbio era più romantico, più poetico...
Se parliamo di migliorarci, di migliorare il nostro stile d'allevamento, garantito al 100% che la prima cosa a cui puntiamo è cercare di trovare l'alimentazione perfetta.
Nel tempo, dopo prove e riprove, ho capito che(in base ai soggetti che ho allevato) la migliore risulta sempre quella semplice, ma allo stesso tempo di qualità.
Certo detto così, sembra facile, ma poi, è davvero impossibile trovare la giusta alimentazione?
Oggi, a distanza di anni e di fogli posso dire, per quel che mi riguarda che l'alimentazione giusta è quella che ti tiene i soggetti in salute.
Sta nel trovare "le dosi" giuste che in un certo senso è il fulcro del tread e qui è "la nostra esperienza" non quella dei soggetti a essere vincente.
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Pippo
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Re: Come cominciare con i cardellini

Messaggio da Pippo »

E se invece voglio prendere una coppia di canarini spagnoli mi dai il tuo parere sulla mia decisione?
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Antonio P.
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Re: Come cominciare con i cardellini

Messaggio da Antonio P. »

Ciao, a mio avviso anche la razza spagnola può dare grandi soddisfazioni ed è una delle razze più indicate per chi inizia ad allevare con l'obiettivo di confrontare poi i suoi migliori soggetti in mostra.
E' l'ideale ripeto, per i novizi per il semplice motivo che non necessita neppure di particolari accorgimenti in fase di preparazione alla gabbia da esposizione, le normali avvertenze relative ad un piumaggio curato ed integro ed una sua relativa tranquillità sono più che sufficienti per ben figurare ai concorsi.
La Razza spagnola, proprio per la sua piccola taglia è un'eccezionale riproduttore e spesso viene utilizzato per far da balia alle razze più pesanti.
Fammi sapere.......
Saluti Antonio
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Pippo
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Re: Come cominciare con i cardellini

Messaggio da Pippo »

Ti ringrazio di cuore, sei sempre di grande aiuto un abbraccio, grazie.....
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