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Terapia con uccelli

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COMITATO REDAZIONALE
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Terapia con uccelli

Messaggio da COMITATO REDAZIONALE »

Dopo ampia discussione su questa DOMANDA NEL forum FEO vecchio riportiamo le risposte più importanti e utili



Ho sentito parlare di terapia con uccelli. Voi ne sapete parlare?



Ti puoi leggere questo.

Buona lettura……

Negli USA è stata consentita l'introduzione di animali domestici in alcune carceri, a partire dal 1978. I detenuti sono stati autorizzati a tenere in cella degli acquari, o coppie di uccelli da gabbia. I risultati sono stati assai incoraggianti: diminuivano le violenze tra detenuti ed i tentativi di suicidio, mentre si stabiliva una maggiore cooperazione tra reclusi e guardie carcerarie. In USA però questo genere di esperienza ha avuto un eclatante precedente negli Anni Venti. Mi riferisco in particolare alla ben nota e singolare vicenda del pluriomicida Robert Stroud, ergastolano rinchiuso dal 1942 nel penitenziario di Alcatraz (California), in regime di isolamento, senza alcuna possibilità di contatto con gli altri reclusi a causa della sua indole violenta e sanguinaria. Un giorno lo Stroud, durante l'ora d'aria nel cortile che gli era stato riservato, rinvenne sul selciato un passerotto agonizzante. Raccolto, se ne prese cura, riuscendo a salvarlo. In seguito chiese ed ottenne di poter allevare in cella alcuni canarini e, da quel momento, Stroud subì una vera e propria metamorfosi. Quell'uomo rude ed attaccabrighe, autentica belva umana, si trasformò - quasi d'incanto - in un tenero ed appassionato cultore della biologia degli uccelli, sino a divenire in pochi anni, un "birdman" di fama internazionale. Particolarmente versato nello studio della patologia degli uccelli da gabbia e del canarino, Stroud diede alle stampe due trattati concernenti questa materia: "Stroud's digest of bird diseases" e "Diseases of Canaries". Tali pubblicazioni, in considerazione dell'origine autodidatta del loro estensore, hanno del prodigioso per la ricchezza di nozioni scientifiche contenute e la ferrea logica sperimentale con cui l'autore va alla ricerca di nuovi rimedi per le più ricorrenti affezioni morbose dei volatili da gabbia; in un'epoca in cui la stessa scienza veterinaria ufficiale poteva ben poco nella cura dei volatili ornamentali. Robert Stroud morì il 21 novembre 1963 nel penitenziario di Alcatraz all'età di 73 anni, dopo che i suoi trattati di ornitopatologia avevano fatto il giro del mondo, divenendo a quei tempi dei preziosi classici della materia. La strabiliante storia di Robert Stroud venne immortalata su celluloide dal regista John Frankeimer nel film: "L'uomo di Alcatraz", teletrasmesso più volte anche dalla nostra RAI. Stroud fu interpretato da un impeccabile Burt Lancaster, che per questa pellicola ottenne la "nomination" all'Oscar. Dagli animali - dunque - e dai nostri policromi e canterini volatili in particolare, può venire un concreto quanto insospettabile contributo, a beneficio dei più sfortunati, degli handicappati, dei detenuti; ma pure per quanti - come noi - sono stati più fortunati dei primi. Canarini "a gogò", allora... Per un'esistenza più serena, meno ansiosa, la più lunga possibile! Lo affermano - a parte umoristiche esagerazioni - autorevoli medici e psicoterapeuti. Al bando certe recenti, semplicistiche teorie, dal sapore meramente allarmistico, che vorrebbero i nostri uccelli da gabbia, addirittura, "untori" di terrificanti malanni epocali quale il cancro. Ogni animale, se sano e mantenuto nella scrupolosa osservanza delle elementari norme di igiene, non può che giovarci con la sua allegra vicinanza, donandoci - magari solo per un attimo - l'illusione di aver riconquistato piccoli lembi di quell'ineffabile ambiente naturale, da cui proveniamo e del quale siamo stati inesorabilmente privati, con l'inurbamento ed il mitico "Progresso".


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