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Sali minerali e vitamine

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COMITATO REDAZIONALE
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Sali minerali e vitamine

Messaggio da COMITATO REDAZIONALE »

Dopo ampia discussione su questa DOMANDA NEL forum FEO vecchio riportiamo le risposte più importanti e utili


Si possono usare Sali minerali e vitamine?


Se l’alimentazione è corretta e varia, i sali minerale e le vitamine necessari a mantenere in buona salute i volatili vengono reperiti a sufficienza dai vari alimenti. In caso contrario è molto utile intervenire con dei correttivi utilizzando sali minerali e vitamine. A mio parere particolarmente le vitamine risultano utili dopo aver trattato antibiotici onde ripristinare la flora batterica intestinale.


Buongiorno a tutti..
Riguardo il post-trattamento antibiotico ed avendo gli uccellini una alimentazione varia compresa di erbe prative "a ruota", dopo un trattamento antibiotico conviene di più fare un giro di vitamine ( nel beverino ) oppure sono meglio i fermenti lattici ?



Dalla mia esperienza conviene fare prima un ciclo di fermenti e dopo quello vitaminico...



Di norma in che modo/quantità si somministrato i fermenti lattici ?



Se vuoi, li puoi somministrare quotidianamente nel pastoncino o nell'acqua da bere ottimi sono quelle a capsule da aprire e inserire nel pastoncino; oppure un flacoide per litro d'acqua.


Mi dite il ruolo dei sali!



Il loro ruolo, il sodio lo ritroviamo sopratutto nel sangue e il potassio nei muscoli, ma entrambi quasi come microelementi, li ritroviamo a mantenere l'efficienza funzionale di certe membrane interne; però, in minima quantità, insieme a vari microelementi, sono indispensabili anche per il funzionamento della maggior parte dei cicli enzimatici: fra questi in primo piano lo ione magnesio, ma anche lo zinco che entra nella composizione dell'anidrasi carbonica e dell'insulina, e il rame che fa parte di vari enzimi, fra i quali la tirosinasi, indispensabile per la formazione delle melanine, per cui una sua carenza può determinare forme di albinismo. Sotto questo aspetto metabolico i macro- e i microelementi assomigliano alle vitamine. Nel sangue degli animali ci sono moltissimi sali: cloruro di sodio, bicarbonati, fosfati, solfati, di vari metalli sodio, potassio, calcio, magnesio, ecc.; non per niente si dice che il substrato della vita è un "sol" proteico disciolto in una soluzione salina. Lo scopo dei sali del sangue è duplice: mantenere le caratteristiche fisico-chimiche più adatte alla vita e costituire il mezzo tramite il quale i sali contenuti negli alimenti, una volta assorbiti ed entrati in esso, vengono distribuiti alle cellule che ne abbisognano. Quindi di sali negli organismi animali c'è gran varietà e così è nelle piante e nell'acqua, dalle quali naturalmente gli animali li traggono mangiando e bevendo. Invece, se si tratta di sali inorganici con l'esclusione di bicarbonati e carbonati restano sia i metalli che i componenti acidi. Perciò, in effetti, nei comuni alimenti, di sali ce ne sono più di quanto le "ceneri" ci dicano, ma ciò non toglie niente al valore e al significato di esse, perché gli acidi organici che volatilizzano, la pianta se li sintetizza da sé dopo la funzione clorofilliana, mentre gli altri elementi sodio, potassio, calcio, fosforo, doro, ecc., ecc. Deve prenderli con le radici dal terreno, naturalmente disciolti nell'acqua. Quando l'animale mangia un alimento vegetale, utilizza praticamente tutti i sali che contiene, siano essi organici o inorganici, esclusi gli ossalati sali dell'acido ossalico che, del resto, si trovano solo nelle parti verdi di poche specie; ma sembra che i bovini utilizzino anche questi, tramite la flora intestinale. Comunque la cosa non riguarda i canarini. Il meccanismo di queste utilizzazioni, ovviamente, è complesso, per una questione di "equilibri" il più noto è il rapporto calcio fosforo, di "ioni", di "trasporto attivo", ecc., ma dico solo che di questi sali, che sono tanti, alcuni sono utilizzabili totalmente, altri solo in una percentuale variabile da una specie animale ad un'altra: ma, considerata l'elevata quantità che c'è negli alimenti vegetali in genere, il fabbisogno giornaliero è più che assicurato, salvo condizioni anomale di vita. Naturalmente ogni precisazione in questo campo richiederebbe il dato sperimentale che per il canarino non esiste, ma, facendo riferimento ai vari animali studiati, mammiferi e uccelli, i tantissimi esperimenti fatti ormai da tempo hanno messo in chiara evidenza che solo in particolari cattive condizioni di stabulaggio e alimentazione, possono manifestarsi negli animali in crescita stati di sofferenza dovuti a carenza prolungata di uno o più elementi minerali, sopratutto fra i macroelementi specialmente calcio e fosforo, stati che regrediscono appena tali condizioni vengono rimosse, poiché, quando l'ambiente e l'alimentazione sono normali cioè secondo Natura, qualunque animale ha a sua disposizione tutti i sali di cui abbisogna. Tantomeno, ovviamente, ciò riguarda gli animali adulti, le cui ossa, e tutto il resto, si sono ormai formate e consolidate; è chiaro che per le ovaiole e le vacche in lattazione il discorso può essere diverso. Allora, com'è che anche per i canarini adulti tranquillamente svernanti si insiste tanto da più parti nel raccomandare le varie "integrazioni minerali", quasiché, in loro assenza, l'animale andasse incontro a rischi di ogni genere? Il fatto è che nell'allevamento di un animale da reddito questi vari anni di "tranquilla vita normale, puramente vegetante", non esistono e negli studi di alimentazione e mangimistica non vengono praticamente neppure presi in considerazione, perché il "reddito" vuole che l'animale aumenti di peso il più rapidamente possibile per essere macellato appena ha raggiunto il peso ideale (vien fatto di pensare al "peso-forma" di altre circostanze) per fornire il massimo di carne con la minima spesa per farglielo raggiungere, oppure perché lo stesso "reddito" vuole che appena la bovina non è più in grado di fornire latte in quantità rimunerativa rispetto alle spese di alimentazione e stabulaggio, venga ugualmente macellata. Esattamente la stessa cosa è per i suini che vengono letteralmente "ingozzati" di "alimenti tecnologici" fino al momento che hanno raggiunto il loro accrescimento massimamente rimunerativo, dopodiché diventano "insaccati" e tutto il resto. La scrofa viene mantenuta in vita per pochi anni e, cioè, finché produce il massimo dei lattonzoli senza complicazioni, poi anch'essa viene "insaccata"... senza nessun rispetto se fino a quel momento è stata bravissima... Come il sentimentalismo è nemico della selezione, così lo è in pari misura del reddito. Ed ancora esattamente lo stesso è per i volatili da reddito, dal mastodontico e linfatico tacchino fino alla graziosa quaglia giapponese. Intendiamoci, concettualmente anche in passato era lo stesso, anche se allora era il contadino, anziché il grosso allevamento multinazionale, ad agire in questo modo, ma la maniera era più "naturale", assai meno forzata, perché più diluita nel tempo e meno "appariscente"; però anche meno redditizia. Ma allora la manodopera costava assai poco e la concorrenza era minore, i mangimi si producevano "in loco", ecc. Tuttociò spiega perché oggi l'alimentazione del bestiame non può indulgere ad alcuna forma di "deviazione" e deve per forza essere "tecnologica"; per cui, dati i tempi minimi da impiegare in ogni forma di allevamento, deve giovarsi di tutti i "sussidi", "addittivi", "integratori", ecc., adatti allo scopo, compreso il "gonfiaggio" con ormoni e cose del genere, per le quali si dice che l'Italia sia meno permissiva e più attenta di vari altri Paesi e ciò ci conforta non poco. Orbene, come poteva l'industria che si occupa dei canarini e "assimilati" non scorgere in queste complesse tecnologie dell'allevamento moderno la possibilità di utilizzarle per un giusto guadagno? Dico "giusto", perché, fino a prova contraria e "innaturale", un'impresa che vuole affermarsi ed espandersi deve cercare, oltre al resto, nuove forme di introiti, studiando la disponibilità del mercato (marketing), la più adatta programmazione e tutto quanto un istruttivo e dotto articolo comparso sul n. 8/9 del 1992 ci ha insegnato su un analogo argomento, quello dei farmaci. Purtroppo, però, non si è considerato, o non si è voluto considerare che l'allevamento del Canarino ha ben poco da spartire con quello forzato moderno degli animali da reddito, sia per la enorme differenza di mole (ne riparleremo ampiamente), sia perché in tutti i mesi invernali i nostri uccellini devono solo "vivere" aspettando il momento, la primavera, per cominciare ad essere "rimunerativi" procreando prole atta a soddisfare l'interesse amatoriale, od anche l'interesse pecuniario, com'è per certe razze che raggiungono prezzi da capogiro. In fin dei conti l'allevamento del canarino assomiglia a quello del cavallo da corsa che ripaga l'alimentazione e le cure di un anno con le vincite alle gare cui partecipa. Almeno così spera il proprietario.


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Appassionata natura
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Re: Sali minerali e vitamine

Messaggio da Appassionata natura »

Mi date delle informazioni sulle Vitamine del gruppo B.
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Giulia
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Iscritto il: sab ott 16, 2021 10:06 pm

Re: Sali minerali e vitamine

Messaggio da Giulia »

• Le vitamine del gruppo B solitamente si suddividono in termolabili: Bi - acido pantotenico, acido folico; e termostabili: B2- B6- B12 e PP.
Tutte sono idrosolubili e si trovano in moltissimi alimenti ed in particolare nei cereali, nelle uova, nel latte, nel lievito di birra, nel lievito di pane, nella frutta, nei
semi e in certe verdure.
Le vitamine del complesso B costituiscono un gruppo di sostanze che partecipano alla formazione di coenzimi, composti insostituibili di tutti i processi enzimatici costruttivi. Non si accumulano nell’organismo dei volatili e una loro insufciente somministrazione può dare luogo a fenomeni di carenza.
Esse presiedono principalmente al metabolismo degli zuccheri, delle proteine, dei grassi, agendo sul regolare accrescimento e possono assumere importanza quali fattori che influiscono sulla maggior resistenza alle malattie, sullacapacità di schiusa e sulla vitalità embrionale.
La loro carenza si ripercuote su molte funzioni vitali e in particolare negli uccelli da gabbia e da voliera può provocare arresto di sviluppo, insufciente piumaggio,
caduta delle penne, alterazioni cutanee, paralisi, debolezza degli arti. Si può perciò facilmente dedurre come nell’alimentazione degli uccelli in gabbia occorra bilanciare la razione di semi, di frutta e di verdure in relazione anche al contenuto di vitamine
del gruppo B, integrando eventualmente la razione stessa con uova e lievito di birra. E’ importante ricordare che queste vitamine vengono facilmente assorbite dal carbone attivo, la cui somministrazione non deve essere contemporanea a quella di alimenti vitaminici.
Passiamo ora in rassegna le singole vitamine.
Vitamina B, otiamina, funziona da coenzima delle carbossilasi per i sistemi enzimatici di utilizzazione dei carboidrati che forniscono energia all’organismo.
Negli uccelli da gabbia trova indicazione nei casi di paralisi degli arti, nei crampi, nelle convulsioni e in tutte le forme di stress.
Aumenta la mobilità intestinale e favorisce l’assimi azione dei principi nutritivi dell’alimento nei casi di atonia del ventriglio muscolare (gozzo).
Può provocare rallentamento del battito cardiaco e ingrossamento del cuore.
Vitamina B2 o riboflavina, funziona come componente enzimatico delle flavoproteine ed è necessaria al metabolismo delle proteine.
La sua carenza provoca rallentamento nella crescita, paralisi delle zampe, diarrea. Contribuisce all’azione
dei fattori nutritivi necessari alla produzione di uova feconde.
Vitamina B6 o piridossina, esplica la sua azione sul metabolismo dei tessuti ed in particolar modo del fegato e assume particolare valore nell’alimentazione
degli uccelli per il ruolo primario che il fegato svolge nelle funzioni di questi animali. La sua carenza provoca ingrossamento del fegato, diarrea, spasmi, convulsioni e paralisi.
Vitamina B12 ocianocobalamina,funziona nella sintesi degli acidi nucleici e dei gruppi metilici. Partecipa al metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi. La sua carenza causa mancanza di appetito, diminuzione delle qualità canore, una minore capacità di schiusa delle uova, anomalie nell’accrescimento corporeo e nella formazione delle ossa.
Viene sintetizzata normalmente dai microrganismi intestinali.
Le carenze di questa vitamina sono perciò rare negli uccelli alimentati in modo razionale. Viene somministrata particolarmente nel periodo degli accoppiamenti.
Vitamina PP o niacina - nicotinamide, funziona come componente di due coenzimi che agiscono sulla respirazione cellulare. La sua carenza provoca minor crescita, piumaggio debole e poco brillante, perosi e, nei casi più gravi, dermatiti, infammazioni della lingua e della cavità orale.
Acido pantotenico è un componente del coezima A che agisce nella sintesi del colesterolo.
La sua carenza provoca, oltre al ritardo della crescita dei nidiacei, una lenta impiumagione, piumaggio arruffato, difcoltà della muta, dermatiti, necrosi attorno al becco e sulle zampe.
Anche il fegato diminuisce le sue importanti funzioni con gravi danni ai vari apparati.
Contenuto medio di vitamine del gruppo E prodotti utilizzati per l’alimentazione degli i
Acido folico - acido pteroilglutammico – Vitamina Bc.
è un fattore antianemico e la sua carenza provoca, specie nei nidiacei la perosi e una crescita ritardata. Si hanno inoltre stati anemici, riduzione dei globuli rossi
e dell’emoglobina, decolorazione delle piume e scarsa impiumagione.
Da quanto eposto risulta evidente l’importanza che assume la presenza di questo gruppo vitaminico nell’alimentazione degli uccelli e particolarmente di
quelli allevati in cattività.
I fabbisogni medi, secondo alcuni autori, sono i seguenti:
Nel periodo di accrescimento: - per ogni Kg di alimento sarebbe necessario il seguente contenuto in milligrammi:
mantenimento accrescimento
Vitamina B1 3 3
Vitamina B2 4 5
Vitamina B6 5 6
Vitamina B12 0,015 0,015
Vitamina PP 60 90
Acido pantotenico 20 24
Acido folico 1,5 4
I fabbisogni vitaminici medi giornalieri conosciuti
sono:
Vitamina B1, da mg 0,10 a 0,20
Vitamina B2 da mg 0,20 a 0,60
211 50 30

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Appassionata natura
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Iscritto il: sab ott 02, 2021 10:48 pm

Re: Sali minerali e vitamine

Messaggio da Appassionata natura »

Grazie Giulia
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