IL GRIT
Inviato: ven mar 26, 2021 9:27 pm
Dopo ampia discussione su questa DOMANDA NEL forum FEO vecchio riportiamo le risposte più importanti e utili
Informazioni professionali sul grit
Salve Massimo, (Informazioni professionali sul grit) su questo è bene dire che tutte le informazioni sono professionali perché ci AIUTANO A CRESCERE….. Detto questo, vi sono due tipi differenti di grit: quello insolubile e quello solubile. Il grit insolubile è costituito da piccole particelle di silicati, non è digerito dal sistema gastroenterico degli uccelli, permanendo, quindi, a lungo nell’organismo, molto spesso all’interno dello stomaco per tutta la vita del volatile. Data la particolare consistenza esso svolge la funzione di "macina” nel ventricolo degli uccelli, supportando l’opera della muscolatura gastrica e contribuendo significativamente alla digestione di alimenti grossolani altrimenti poco digeribili. In particolare lo stomaco degli uccelli, in assenza di grit, non avrebbe la possibilità di aggredire i semi o insetti interi in quanto il guscio impedirebbe ai succhi gastrici di accedere alla parte edibile del seme o dell'insetto stesso. L’azione di macinatura delle particelle silicee di grit insolubile presenti nello stomaco contribuisce, appunto, allo sfaldamento del guscio (già ammorbidito dopo il transito nel gozzo) permettendo agli enzimi gastrici di penetrare e digerire il seme o insetto. Sperimentalmente è stato evidenziato che la capacità digestiva dei semi in polli a cui veniva offerto del grit era del 10% superiore a quella di polli deprivati di grit. Risultati simili non sono stati mai dimostrati negli uccelli da gabbia. Il grit solubile, invece, è costituito essenzialmente da carbonato di calcio per cui può essere digerito dall’apparato digerente degli uccelli. Il grit solubile è utilizzato soprattutto quale apportatore di calcio per l’organismo, ma svolge una limitata azione di macinatura nello stomaco.
Grazie molto chiaro. (Questo che scrivo non è rivolto a te)
Vorrei dire a molti che si DEFINISCONO ALLEVATORI….. Che la vera competenza è dimostrata dal risultato finale. Gli allevatori agiscono di malavoglia nelle cose che rientrano nel loro compito, (ALLEVARE) mentre si fanno un merito, o meglio, un vanto, di prodigarsi a quelle che non sono di loro competenza.
E si, più troppo con profonda tristezza, devo dire che è così.
Ma che cos'è il grit?
Si intende commercialmente per "grit" un prodotto dall'apparenza di sabbia, formato da granuli più o meno grossi di differente origine e aspetto; ma spesso si sottintende senza specificarlo! che questa composizione artificiale è ottenuta dalla mescolanza di granuli silicei e di granuli calcarei. Il prodotto viene messo in commercio anche in forma di "conglomerato", cioè di becchetti di varia forma e dimensione, formato dagli stessi granuli tenuti insieme da un blando collante che permette al volatile di beccare i granuli e staccarli, sia "per divertimento", che per cibarsene. È opportuno precisare subito che il "grit" non ha niente a che fare con i "sali minerali", salvo il comune apporto di calcio in forma più o meno simile. Il nome è inglese e vuoi dire semplicemente sabbia, ma non proprio la sabbia di mare, o quella che si usa per l'edilizia (che ha nome "sana"), ma più propriamente la sabbia contenuta nelle rocce arenarie (gritstones) le quali, disgregandosi, la liberano tal quale. Tantoché il termine viene usato anche per indicare le arenarie adatte alla fabbricazione delle grosse mole usate per macinare il grano, ecc. Per cui il termine è più appropriato per indicare quella specie di "conglomerati" detti sopra. Per questo fatto e per il fatto che questo "grit" spesso viene messo in commercio sotto forma di mescolanza di granuli di differente natura, il nome potrebbe essere "sabbia composta", o "misto sabbia" o un altro. Ma "fa molto esotico" chiamarlo "grit"', in modo che gli allevatori "sempliciotti" più facilmente non resistano alla tentazione. Sulla composizione e sulla utilità di questi prodotti vi è notevole confusione e "ignoranza". Ma vediamo come stanno le cose. Quando una roccia si disgrega naturalmente o viene triturata artificialmente, si forma una mescolanza di elementi di differente grossezza, i più piccoli dei quali sono in forma di granelli o addirittura di polvere. Se, per l'azione degli agenti naturali, restano solo i granelli, la geologia da a questo insieme di granuli in29 coerenti il nome di "sabbia" a grana fine, media, grossa, ecc., dopodiché si passa alle ghiaie, prendendo chiaramente a prestito il nome dalla terminologia corrente. Tritando artificialmente materiali rocciosi si può ottenere la stessa cosa; ma in tal caso occorrerà una "vagliatura" o una "ventilazione" per separare i granuli in base alle loro dimensioni. E ciò che viene fatto su larga scala nell'industria edile per ottenere le varie ghiaie artificiali quelle a spìgoli vivi e eventualmente anche le varie sabbie. Questo per quanto riguarda l'aspetto fisico. Per quanto riguarda l'aspetto chimico-mineralogico, tutto questo materiale può avere la composizione più diversa. un nome generico che comprende gran parte delle cosidette "pietre dure", sia cristalline che amorfe, quali il quarzo, l'agata, l'opale, il calcedonio, la selce, ecc., ed anche il vetro che, quando è purissimo è ottenuto dalla fusione del solo quarzo. Tutti questi materiali in forma granulare costituiscono le sabbie silicee. Potrà sembrare strano, ma saperne distinguere alcuni tipi non è affatto difficile.
Informazioni professionali sul grit
Salve Massimo, (Informazioni professionali sul grit) su questo è bene dire che tutte le informazioni sono professionali perché ci AIUTANO A CRESCERE….. Detto questo, vi sono due tipi differenti di grit: quello insolubile e quello solubile. Il grit insolubile è costituito da piccole particelle di silicati, non è digerito dal sistema gastroenterico degli uccelli, permanendo, quindi, a lungo nell’organismo, molto spesso all’interno dello stomaco per tutta la vita del volatile. Data la particolare consistenza esso svolge la funzione di "macina” nel ventricolo degli uccelli, supportando l’opera della muscolatura gastrica e contribuendo significativamente alla digestione di alimenti grossolani altrimenti poco digeribili. In particolare lo stomaco degli uccelli, in assenza di grit, non avrebbe la possibilità di aggredire i semi o insetti interi in quanto il guscio impedirebbe ai succhi gastrici di accedere alla parte edibile del seme o dell'insetto stesso. L’azione di macinatura delle particelle silicee di grit insolubile presenti nello stomaco contribuisce, appunto, allo sfaldamento del guscio (già ammorbidito dopo il transito nel gozzo) permettendo agli enzimi gastrici di penetrare e digerire il seme o insetto. Sperimentalmente è stato evidenziato che la capacità digestiva dei semi in polli a cui veniva offerto del grit era del 10% superiore a quella di polli deprivati di grit. Risultati simili non sono stati mai dimostrati negli uccelli da gabbia. Il grit solubile, invece, è costituito essenzialmente da carbonato di calcio per cui può essere digerito dall’apparato digerente degli uccelli. Il grit solubile è utilizzato soprattutto quale apportatore di calcio per l’organismo, ma svolge una limitata azione di macinatura nello stomaco.
Grazie molto chiaro. (Questo che scrivo non è rivolto a te)
Vorrei dire a molti che si DEFINISCONO ALLEVATORI….. Che la vera competenza è dimostrata dal risultato finale. Gli allevatori agiscono di malavoglia nelle cose che rientrano nel loro compito, (ALLEVARE) mentre si fanno un merito, o meglio, un vanto, di prodigarsi a quelle che non sono di loro competenza.
E si, più troppo con profonda tristezza, devo dire che è così.
Ma che cos'è il grit?
Si intende commercialmente per "grit" un prodotto dall'apparenza di sabbia, formato da granuli più o meno grossi di differente origine e aspetto; ma spesso si sottintende senza specificarlo! che questa composizione artificiale è ottenuta dalla mescolanza di granuli silicei e di granuli calcarei. Il prodotto viene messo in commercio anche in forma di "conglomerato", cioè di becchetti di varia forma e dimensione, formato dagli stessi granuli tenuti insieme da un blando collante che permette al volatile di beccare i granuli e staccarli, sia "per divertimento", che per cibarsene. È opportuno precisare subito che il "grit" non ha niente a che fare con i "sali minerali", salvo il comune apporto di calcio in forma più o meno simile. Il nome è inglese e vuoi dire semplicemente sabbia, ma non proprio la sabbia di mare, o quella che si usa per l'edilizia (che ha nome "sana"), ma più propriamente la sabbia contenuta nelle rocce arenarie (gritstones) le quali, disgregandosi, la liberano tal quale. Tantoché il termine viene usato anche per indicare le arenarie adatte alla fabbricazione delle grosse mole usate per macinare il grano, ecc. Per cui il termine è più appropriato per indicare quella specie di "conglomerati" detti sopra. Per questo fatto e per il fatto che questo "grit" spesso viene messo in commercio sotto forma di mescolanza di granuli di differente natura, il nome potrebbe essere "sabbia composta", o "misto sabbia" o un altro. Ma "fa molto esotico" chiamarlo "grit"', in modo che gli allevatori "sempliciotti" più facilmente non resistano alla tentazione. Sulla composizione e sulla utilità di questi prodotti vi è notevole confusione e "ignoranza". Ma vediamo come stanno le cose. Quando una roccia si disgrega naturalmente o viene triturata artificialmente, si forma una mescolanza di elementi di differente grossezza, i più piccoli dei quali sono in forma di granelli o addirittura di polvere. Se, per l'azione degli agenti naturali, restano solo i granelli, la geologia da a questo insieme di granuli in29 coerenti il nome di "sabbia" a grana fine, media, grossa, ecc., dopodiché si passa alle ghiaie, prendendo chiaramente a prestito il nome dalla terminologia corrente. Tritando artificialmente materiali rocciosi si può ottenere la stessa cosa; ma in tal caso occorrerà una "vagliatura" o una "ventilazione" per separare i granuli in base alle loro dimensioni. E ciò che viene fatto su larga scala nell'industria edile per ottenere le varie ghiaie artificiali quelle a spìgoli vivi e eventualmente anche le varie sabbie. Questo per quanto riguarda l'aspetto fisico. Per quanto riguarda l'aspetto chimico-mineralogico, tutto questo materiale può avere la composizione più diversa. un nome generico che comprende gran parte delle cosidette "pietre dure", sia cristalline che amorfe, quali il quarzo, l'agata, l'opale, il calcedonio, la selce, ecc., ed anche il vetro che, quando è purissimo è ottenuto dalla fusione del solo quarzo. Tutti questi materiali in forma granulare costituiscono le sabbie silicee. Potrà sembrare strano, ma saperne distinguere alcuni tipi non è affatto difficile.