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Porro disidratato
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- Antonio P.
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Re: Porro disidratato
Il porro (Allium porrum) è una pianta erbacea monocotiledone facente parte, con la cipolla e l'aglio, delle Alliaceae una famiglia del gruppo delle Liliaceae. Le foglie sono di colore verde scuro o verde giallastro che sono portate raggruppate a formare una sorta di pseudo-fusto.
La parte edule è rappresentata dalla parte terminale delle foglie (la parte bianca), mentre viene comunemente scartata la parte verde delle stesse foglie.
In foto foglie di porro disidratate e freddo.
Tutte le specie del genere Allium sono contraddistinte da un tipico odore e un sapore più o meno acre e pungente che pervade tutta la pianta ad eccezione dei fiori i quali, invece, sono spesso profumati; il caratteristico odore è prodotto da un olio essenziale, ricco di composti volatili solforati che si liberano per reazione enzimatica allorché i tessuti della pianta vengono lesi. In questo caso, infatti, l'enzima alliasi reagisce con un glucoside solforato, alliina, scindendolo in glucosio e disolfuri allilici. Il gruppo allilico presente può essere in prevalenza di tipo metilico oppure propilico (come nella cipolla) o propenilico (come nell'aglio); l'odore caratteristico, più o meno pungente, delle diverse specie dipende dalle quantità relative di questi differenti gruppi allilici nei tessuti della pianta.
La medicina tradizionale riconosce al porro proprietà diuretiche ipotensive, ipoglicemizanti, vermifughe, antisettiche e rinfrescanti.
L'analisi chimica del porro rileva una notevole presenza di estrattivi inazotati (glucidi) e fibre molto digeribili, ma un modesto contenuto di proteine e lipidi.
Interessanti sono gli apporti di fruttosani, flavonoidi, ferro, calcio, fosforo, vit. B1, vit. B2, vit. PP e vit. C.
La parte edule è rappresentata dalla parte terminale delle foglie (la parte bianca), mentre viene comunemente scartata la parte verde delle stesse foglie.
In foto foglie di porro disidratate e freddo.
Tutte le specie del genere Allium sono contraddistinte da un tipico odore e un sapore più o meno acre e pungente che pervade tutta la pianta ad eccezione dei fiori i quali, invece, sono spesso profumati; il caratteristico odore è prodotto da un olio essenziale, ricco di composti volatili solforati che si liberano per reazione enzimatica allorché i tessuti della pianta vengono lesi. In questo caso, infatti, l'enzima alliasi reagisce con un glucoside solforato, alliina, scindendolo in glucosio e disolfuri allilici. Il gruppo allilico presente può essere in prevalenza di tipo metilico oppure propilico (come nella cipolla) o propenilico (come nell'aglio); l'odore caratteristico, più o meno pungente, delle diverse specie dipende dalle quantità relative di questi differenti gruppi allilici nei tessuti della pianta.
La medicina tradizionale riconosce al porro proprietà diuretiche ipotensive, ipoglicemizanti, vermifughe, antisettiche e rinfrescanti.
L'analisi chimica del porro rileva una notevole presenza di estrattivi inazotati (glucidi) e fibre molto digeribili, ma un modesto contenuto di proteine e lipidi.
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