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Il diamante rosso o diamante fetonte (Neochmia phaeton Hombron & Jacquinot, 1841)

Il posto giusto per inserire i video e le foto che riguardano l'ornitologia in generale.

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Organetto
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Il diamante rosso o diamante fetonte (Neochmia phaeton Hombron & Jacquinot, 1841)

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Neochmia phaeton
Il diamante rosso o diamante fetonte (Neochmia phaeton Hombron & Jacquinot, 1841)
è un uccello passeriforme della famiglia degli Estrildidi.
Se ne riconoscono due sottospecie:
Neochmia phaeton phaeton, la sottospecie nominale, diffusa in Australia orientale e settentrionale;
Neochmia phaeton evangelinae D'Albertis & Salvadori, 1879, diffusa nella penisola di Capo York oltre che nella porzione meridionale e sud-orientale della Papua Nuova Guinea e caratterizzata da una colorazione biancastra del ventre e del sottocoda;
In passato venivano riconosciute altre due sottospecie di diamante rosso (Neochmia phaeton albiventer comprendente le popolazioni della penisola di Capo York e Neochmia phaeton iredalei diffusa nella porzione meridionale dell'areale occupato dalla specie), attualmente accorpate rispettivamente alla sottospecie evangelinae e alla sottospecie nominale.
Il nome scientifico di questa specie deriva dal mito greco di Fetonte, figlio di Apollo e Climene che osò guidare il carro del sole, in riferimento alla colorazione rossa fiammante dell'area ventrale di questi uccelli.
Il diamante fetonte occupa la fascia costiera dell'Australia orientale, dal Queensland nord-orientale alla penisola di Capo York: la specie è inoltre diffusa in Nuova Guinea meridionale e sud-orientale.
Rispetto alla maggior parte delle altre specie di diamanti australiani, questi uccelli sono maggiormente legati alle aree umide: li si trova principalmente nei pressi di canneti, corsi d'acqua e aree paludose, con adeguata copertura vegetale (soprattutto Pandanus, ai quali la specie èstrettamente legata) e presenza di radure erbose più o meno estese. La specie non teme eccessivamente l'uomo, anzi ha beneficiato dell'antropizzazione di alcune aree estendendo il proprio areale anche alle risaie e alle aree coltivate con sistemi d'irrigazione e cisterne.
A differenza di molte specie di diamanti australiani, anche congeneri, il diamante fetonte è una specie scarsamente sociale, che tende a muoversi in gruppi familiari di modeste dimensioni (meno di una decina d'individui) spostandosi fra la vegetazione alla ricerca di cibo e acqua. Questi uccelli sono piuttosto vivaci e muovono continuamente la coda per segnalare il proprio stato d'animo, innalzandola quasi perpendicolarmente al corpo in caso di eccitazione e muovendola lateralmente in caso di nervosismo.
La stagione degli amori cade fra i mesi di gennaio e aprile, vale a dire durante la seconda metà della stagione delle piogge; in alcune zone dell'areale occupato dalla specie (principalmente nelle aree antropizzate), tuttavia, essa si estende anche fino a giugno. Il maschio corteggia insistentemente la femmina saltellandole intorno ed arruffando le penne di testa, petto e fianchi, in modo tale da mettere ben in mostra la colorazione rossa del corpo, tenendo un filo d'erba o una pagliuzza di materiale vegetale nel becco e al contempo emettendo un basso canto cinguettato: quando la femmina è pronta all'accoppiamento, lo segnala accovacciandosi e spostando lateralmente la coda.
l nido viene costruito con fili d'erba ed altro materiale fibroso di origine vegetale intrecciati a formare una struttura sferica ubicata nel folto della vegetazione, all'interno della quale la femmina depone 5-8 uova che vengono covate da ambedue i genitori per circa due settimane: i pulli sono ciechi ed implumi alla nascita, e vengono accuditi e nutriti da ambedue i genitori. Essi sono in grado d'involarsi a circa tre settimane dalla schiusa, tuttavia tendono a rimanere coi genitori senza allontanarsi troppo dal nido per un'altra decina di giorni, dopodiché vengono in genere scacciati dal maschio, che nel frattempo assieme alla femmina si appresta generalmente a portare avanti una nuova covata.
Durante l'intero periodo riproduttivo le coppie rimangono rigidamente isolate, ed in particolare il maschio si dimostra estremamente aggressivo nei confronti di eventuali intrusi, conspecifici e non, che vengono inseguiti e messi in fuga con colpi di becco e caratteristici fischi minacciosi: questa caratteristica comportamentale, l'origine e le motivazioni della quale non sono ancora chiare, è risultata piuttosto dannosa per l'allevamento in cattività di questi uccelli, in quanto durante il periodo riproduttivo il maschio è in grado di ferire gravemente quanto improvvisamente sia eventuali coinquilini che la stessa femmina (molto meno aggressiva) o i nidiacei.
Allegati
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