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Uccelli in natura

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COMITATO REDAZIONALE
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Uccelli in natura

Messaggio da COMITATO REDAZIONALE »

Questa discussione è stata presa dal vecchio Forum della FEO.

Ma gli uccelli in natura come scelgono il partner?




Ciao la scelta del partner ha un preciso significato evolutivo: garantire la salute e la sopravvivenza della prole. Tuttavia, non si tratta di andare alla ricerca di un compagno o una compagna sani o fisicamente forti, ma di trovare l'"anima gemella", secondo criteri prettamente soggettivi.

È quanto emerge da un nuovo studio apparso sulla rivista "PLOS Biology" a firma di Malika Ihle, Bart Kempenaers e Wolfgang Forstmeier del Max-Planck-Institut per l’Ornitologia a Seewiesen, in Germania, condotto su alcuni esemplari di tordi sasselli (Turdus iliacus ).

I tordi sasselli hanno in comune con gli esseri umani alcuni tratti fondamentali del comportamento legato alla riproduzione: sono monogami, spesso per tutta la vita, e maschi e femmine accudiscono insieme la prole. Inoltre, la femmina sceglie il partner seguendo preferenze individuali: è difficile trovare un maschio che sia conteso da più femmine.

Utilizzando una popolazione di 160 uccelli, gli autori hanno condotto un esperimento in cui gruppi di 20 femmine di sassello sono state lasciate libere di scegliere il proprio partner tra 20 maschi. Una volta formate le coppie, però, in metà di esse i due membri sono stati separati e isolati con un altro partner, proveniente da un'altra coppia separata. L'altra metà delle coppie è stata lasciata libera di consolidare l'attaccamento.

Avvenuti gli accoppiamenti, gli autori hanno valutato il comportamento degli uccelli nella fase del corteggiamento e nelle cure parentali, il numero delle uova non fecondate, degli embrioni morti, dei pulcini morti e della prole sopravvissuta.

Il primo dato emerso è che nelle coppie formate per decisione degli sperimentatori, le femmine sembravano meno sensibili alle avances dei maschi, pur non essendoci differenze nel corteggiamento; inoltre, la frequenza degli accoppiamenti era inferiore e quella dei “tradimenti” superiore.

I risultati più sorprendenti riguardano però il successo riproduttivo: nelle coppie formate per libera scelta, il numero finale di pulcini sopravvissuti è stato del 37 per cento più elevato che nelle coppie “forzate”. Allo stesso modo, nei nidi delle coppie "libere" le uova non fecondate erano circa un terzo rispetto a quello delle altre coppie, e quello dei pulcini morti dopo la schiusa sensibilmente inferiore. La maggior parte delle morti è avvenuta entro le prime 48 ore dalla nascita, un periodo critico per le cure parentali, durante il quale i maschi delle coppie forzate si sono dimostrati molto meno diligenti nell'adempiere ai loro compiti di accudimento.

I tordi sasselli dimostrano così di avere una capacità piuttosto raffinata di scelta del “partner giusto”, producendo e cogliendo una serie di stimoli che sfuggono all'osservatore esterno ma sono direttamente collegati alla maggiore probabilità di successo riproduttivo e al maggior impegno paterno nell'accudimento della prole: due fattori che, insieme, costituiscono una garanzia della perpetuazione dei geni.


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