Guardate cosa ho trovato su Facebook.......
Inviato: ven lug 30, 2021 5:19 pm
Guardate cosa ho trovato su Facebook.......
SETTE ANNI FA...
Orizzonti sempre più nuovi : come attrezzarsi per superare vecchie concezioni dell’ornitofilia. Come costruire una casa per il movimento degli allevatori.
Se c’è chi pensa che il nostro mondo sia indenne dalla crisi in atto ha poco tempo per ravvedersi.
Se c’è chi pensa che la soluzione sia sempre e solo nella monolicità della conduzione del movimento degli allevatori non ha il senso della realtà. E forse non riesce a cogliere le diversità che anche nel nostro paese si vanno ,giorno dopo giorno, affermando.
Le vecchie logiche non reggono, esse ci hanno portato a questo stato.
Prendiamone atto.
Cominciamo a costruire nuovi schemi e nuove regole che saranno le uniche a salvare il nostro mondo.
E’ sotto gli occhi di tutti che decine e decine di allevatori abbandonano in tutto o in parte i propri allevamenti e le ragioni sono molteplici, ma molte di esse si riconducono a gravi problemi economici. Continuare ad allevare costa. Le spese per affrontare un allevamento medio incidono tra iscrizione alle associazioni, contributi per le federazioni, acquisto gabbie, acquisto soggetti, acquisto mangimi, spese per il veterinario (diventano ogni giorno più insostenibili). Molte associazioni non riescono più a gestire mostre/concorsi decisamente onerosi per spese necessarie : affitto locali, strutture ed attrezzature e perché no mancanza di volontariato. Quindi allevatori e associazioni vanno alla ricerca di nuove soluzioni e nuovi equilibri. E queste tendenze come possono non investire l’immediatezza e l’urgenza della risoluzione dei problemi accennati ? E la domanda è a chi compete cercare e trovare l’armonia delle forze in campo, a chi compete cercare e trovare linee guida da seguire per evitare che il movimento degli allevatori si dissolva in mille rivoli e quindi registrare la sua dissolvenza. E ancora di più quanta deve essere la democrazia partecipativa nelle istanze di tutte le federazioni che sono presenti , già oggi, in Italia. Come si fa a sostenere la monolicità di una organizzazione quando poi i criteri di elezione e di gestione assumono sempre di più aspetti monarchici o addirittura imperiali e assolutistici .
E’ forse questo il male che ci affligge tra gli altri ?
E’ forse la mancanza di solidarietà e di rispetto di altrui pensieri che alimenta tensioni e fratture, che possono mettere in crisi anche degli avvenimenti importanti ? La realtà che viviamo è complessa e la cui soluzione non può non vedere la presenza di una pluralità che volendo o nolendo è radicata nella realtà e come tale è viva e vegeta. E’ fondamentale che vi sia il rispetto reciproco e la crescita in termini istituzionali di referenti diversi, nuovi, che abbiamo come base il rispetto di una idea diversa, la capacità e la disponibilità a mettere in discussione le proprie idee. Se parliamo di movimento di allevatori parliamo anche del territorio in cui vive , della strumentalità che si fornisce ai soggetti attivi.
Abbiamo la ferma convinzione che la casa del movimento italiano degli allevatori sia la COM Italia.
Ma questo presuppone che questo organismo abbia una visibilità ed una presenza nella sua organizzazione di idee diverse.
Contro la chiusura totale, siamo approdati felicemente nella COM SPAGNA... cosa che è da considerarsi una piacevole anomalia in quanto non finiremo mai di ringraziare gli amici spagnoli per la loro benevolenza e lungimiranza ma è anomala rispetto al posto, che in un paese dove si rispettano le regole, ci dovrebbe spettare la COM ITALIA. Ma la colpa di questo dato di fatto NON è nostra ma di chi ha eretto muri incomprensibili, sulla base degli interessi di bottega e sulla base, cosa ancor più esecrabil delle antipatie personali.
Cosa ne pensate?
SETTE ANNI FA...
Orizzonti sempre più nuovi : come attrezzarsi per superare vecchie concezioni dell’ornitofilia. Come costruire una casa per il movimento degli allevatori.
Se c’è chi pensa che il nostro mondo sia indenne dalla crisi in atto ha poco tempo per ravvedersi.
Se c’è chi pensa che la soluzione sia sempre e solo nella monolicità della conduzione del movimento degli allevatori non ha il senso della realtà. E forse non riesce a cogliere le diversità che anche nel nostro paese si vanno ,giorno dopo giorno, affermando.
Le vecchie logiche non reggono, esse ci hanno portato a questo stato.
Prendiamone atto.
Cominciamo a costruire nuovi schemi e nuove regole che saranno le uniche a salvare il nostro mondo.
E’ sotto gli occhi di tutti che decine e decine di allevatori abbandonano in tutto o in parte i propri allevamenti e le ragioni sono molteplici, ma molte di esse si riconducono a gravi problemi economici. Continuare ad allevare costa. Le spese per affrontare un allevamento medio incidono tra iscrizione alle associazioni, contributi per le federazioni, acquisto gabbie, acquisto soggetti, acquisto mangimi, spese per il veterinario (diventano ogni giorno più insostenibili). Molte associazioni non riescono più a gestire mostre/concorsi decisamente onerosi per spese necessarie : affitto locali, strutture ed attrezzature e perché no mancanza di volontariato. Quindi allevatori e associazioni vanno alla ricerca di nuove soluzioni e nuovi equilibri. E queste tendenze come possono non investire l’immediatezza e l’urgenza della risoluzione dei problemi accennati ? E la domanda è a chi compete cercare e trovare l’armonia delle forze in campo, a chi compete cercare e trovare linee guida da seguire per evitare che il movimento degli allevatori si dissolva in mille rivoli e quindi registrare la sua dissolvenza. E ancora di più quanta deve essere la democrazia partecipativa nelle istanze di tutte le federazioni che sono presenti , già oggi, in Italia. Come si fa a sostenere la monolicità di una organizzazione quando poi i criteri di elezione e di gestione assumono sempre di più aspetti monarchici o addirittura imperiali e assolutistici .
E’ forse questo il male che ci affligge tra gli altri ?
E’ forse la mancanza di solidarietà e di rispetto di altrui pensieri che alimenta tensioni e fratture, che possono mettere in crisi anche degli avvenimenti importanti ? La realtà che viviamo è complessa e la cui soluzione non può non vedere la presenza di una pluralità che volendo o nolendo è radicata nella realtà e come tale è viva e vegeta. E’ fondamentale che vi sia il rispetto reciproco e la crescita in termini istituzionali di referenti diversi, nuovi, che abbiamo come base il rispetto di una idea diversa, la capacità e la disponibilità a mettere in discussione le proprie idee. Se parliamo di movimento di allevatori parliamo anche del territorio in cui vive , della strumentalità che si fornisce ai soggetti attivi.
Abbiamo la ferma convinzione che la casa del movimento italiano degli allevatori sia la COM Italia.
Ma questo presuppone che questo organismo abbia una visibilità ed una presenza nella sua organizzazione di idee diverse.
Contro la chiusura totale, siamo approdati felicemente nella COM SPAGNA... cosa che è da considerarsi una piacevole anomalia in quanto non finiremo mai di ringraziare gli amici spagnoli per la loro benevolenza e lungimiranza ma è anomala rispetto al posto, che in un paese dove si rispettano le regole, ci dovrebbe spettare la COM ITALIA. Ma la colpa di questo dato di fatto NON è nostra ma di chi ha eretto muri incomprensibili, sulla base degli interessi di bottega e sulla base, cosa ancor più esecrabil delle antipatie personali.
Cosa ne pensate?