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PER NON DIMENTICARE.....

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Antonio P.
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Re: PER NON DIMENTICARE.....

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Tutto ciò per non dimenticare…..

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Antonio P.
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Oggetto: Richiesta di affiliazione diretta ai sensi dell’art. 8 del Regolamento interno COM.

Au Comité Directeur C.O.M.
Presidente COM
Geom. Salvatore Cirmi
c/o FOI Onlus - Via Caorsana 94
Loc. Le Mose 29100 – Piacenza

Président Général adjoint
Bernardino YEVES VALERO
Urb. Majadaverde, 21
E - 03110 MUCHAMIEL - ALICANTE - Espagne
Secrétaire Général (General Secretary)
Constant A. Van Santen
Mandenmakerslaan 31
3454 DE MEERN - Holland
Secrétaire Général adjoint (Assistant Secretary)
Carlos Fernando RAMÔA
Rua da Vila Velha, 45
P – 4490-555 PÓVOA DE VARZIM - Portugal

Oggetto: Richiesta di affiliazione diretta ai sensi dell’art. 8 del Regolamento interno COM.
Spett.le Comitato Direttivo,
la scrivente Federazione Europea Ornitofili-Onlus (FEO- ONLUS) si è vista “refuser d’appartenir a l’entitè nationale” con nota della COM Italia del 16 luglio 2012.
Per tale motivo chiede, come previsto dall’art. 8 del Regolamento interno COM, di essere affiliata alla COM “a titre exceptionel et ce dans l’attente d’une normalisation rapide de sa situation”.
La documentazione relativa alla costituzione della scrivente federazione è già in possesso di codesta Confederazione.
La FEO-OLUS, al momento, annovera oltre 2.000 iscritti e 21 associazioni aderenti.
Si dichiara inoltre sin d’ora la disponibilità all’assunzione di tutte le obbligazioni in ordine all’affiliazione.
La presente viene redatta in lingua francese in quanto, ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto COM “la langue francaise est la langue officielle utilisè au sein de la confederation”.
Nella certezza di una positiva e celere risposta, si porgono cordiali saluti.
Parma, 25/01/2013 Il Presidente
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lettera di rimostranze e successiva lettera della COM

A seguito della seguente lettera di rimostranze:

"Oggetto: Richiesta di affiliazione diretta ai sensi dell’art. 8 del Regolamento COM.

Riferimento alla nota del 16 marzo 2012 (allegata).

Spett.le Segretario Generale, Spett.le Comitato Direttivo,

corre l’obbligo di osservare che la richiesta di affiliazione della scrivente Federazione Europea Ornitofili - Onlus (FEO - Onlus) è stata avanzata ai sensi dell’articolo 8del Regolamento COM e non ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto COM.

Queste, infatti, sono le norme:

- Articolo 8 dello Statuto: “Admission des pays-membres - Les demandes d’admission doivent être adressées au Comité Directeur de la COM via le Président Général ou le Secrétaire Général.
Le Comité Directeur soumet les demandes d’affiliation, pour ratification, au Congrès statutair.

- Articolo 8 del regolamento: “Dans le cas où une organisation d’un pays-membre se verrait refuser d’appartenir à l’entité nationale, elle aurait la possibilité, à titre exceptionnel, et pour une durée d’un an, de s’affilier directement à la COM, et ce dans l’attente d’une normalisation rapide de sa situation.
Pendant ce temps, elle sera soumise aux mêmes obligations (cotisations notamment) que les autres structures nationales membres de l’entité nationale”.

È di tutta evidenza che la sottoscritta non ha chiesto l’affiliazione quale stato membro, ma perché le è stata resa impossibile l’entrata nell’entità nazionale, come comprovato dalle 4 raccomandate inviate alla COM Italia (portate a conoscenza di tutti i destinatari della presente) rimaste senza risposta. Alla stessa COM Italia, peraltro, sono state altresì indirizzate tutte le comunicazioni intercorse con la COM.

Poiché il silenzio-rifiuto opposto dalla COM Italia, oltre che risultare in netto contrasto con le disposizioni dell’articolo 7 dello Statuto COM (“Les organisations ou unions devront être organisées en accord avec leur législation nationale pour accepter l’affiliation de toutes autres structures nationales (à caractères fédéral, confédéral ou d’unions) de leur pays aux fins de former ensemble une seule entité qui portera alors le nom de “paysmembre” ou d’ “entité nationale” représentant la COM”), configura l’ipotesi prevista dall’articolo 8 del Regolamento, non si ravvisano impedimenti legali all’applicazione della menzionata disposizione che nasce proprio per far fronte a situazioni come quella descritta.

Tutto ciò premesso, si ribadisce la richiesta di affiliazione, a titolo eccezionale, in previsione di una rapida normalizzazione della situazione, con l’invito ad inserire la domanda all’ordine del giorno della prossima riunione.

Nella certezza che la comunicazione in riferimento sia dovuta ad un fraintendimento e non siano necessarie ulteriori azioni, si porgono distinti saluti".

Abbiamo ricevuto la seguente comunicazione:

"(...) I confirm that we have received your mail with annex.
Of course we will put your letter on the agenda of the CD COM. When you have an English version of your letter (and problems) available for me I will be very pleased.
Your mail is also send to Mr. Milheiro and to the new mailbox of Mr. Yeves.
Thanks very much,
Constant van Santen,
Hon. Secretary General"

Ovviamente è già stato provveduto all'invio della versione in inglese oltre a quella in francese.

Speriamo vivamente che non si tratti di una mera manovra dilatoria.

Il C.D. FEO-ONLUS
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Perchè a nessuna organizzazione di Ornitofili indipendente è concesso far parte della COM-Italia che da Statuto COM è stata creata in ogni nazione a questo scopo?
E cosa fa comunque la COM Italia? che è nata nel 2004 come attività in fovere delle Organizzazioni di Allevatori indipendenti?
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Inviata richiesta affiliazione alla COM Italia

Dopo mesi e mesi di silenzio la COM Italia ha finalmente riscontrato le nostre reiterate richieste comunicandoci la documentazione da produrre per l’ingresso in tale federazione di secondo livello.

Purtroppo non ci ha inviato il suo statuto, ma con qualche difficoltà – visto che non risulta pubblicato da nessuna parte – siamo riusciti a reperirne una copia ufficiosa.

Ebbene, siamo lieti di annunciare che in data odierna, dopo aver provveduto ad ottenere la certificazione notarile necessaria, abbiamo trasmesso (con raccomandata a/r n° 13173608306-7) gli atti richiesti per l’iscrizione.

Ora restiamo in fiduciosa attesa di una risposta che speriamo sia – una volta tanto – tempestiva.

Il Consiglio direttivo FEO-ONLUS

Parma 20 giugno 2012
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Statuto COM Italia: il commento articolo per articolo

Dopo la pubblicazione del vigente (?) Statuto della COM Italia, cui è seguita quella del testo originale a fronte di quello modificato il 25 ottobre 2011, di seguito troverete lo Statuto della COM Italia opportunamente commentato – articolo per articolo – al fine di illustrare, anche a coloro che non sono abituati a leggere tra le righe delle varie sfaccettature delle norme, le regole di funzionamento della “rappresentativa nazionale di ornitologia”.
Crediamo che la lettura sia utile per tutti gli allevatori, affinché possano formarsi un’idea concreta sulla situazione senza basarsi su molti “sentito dire” e pochi fatti documentati.
Gli interrogativi che sorgono sono numerosi e – dal nostro punto di vista – pongono parecchie perplessità sui ruoli che si vorrebbero attribuire all’organizzazione, ma – ovviamente – ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni.
Permetteteci una domanda su tutte: perché la COM Italia non ha mai sentito il bisogno di “raccontarsi”?

Ufficio Stampa FEO-ONLUS
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COM Italia, tra rebus ed enigmi

È il periodo degli interrogativi.

In un momento storico-economico in cui porsi domande su tutto più che un diritto dovrebbe essere una necessità, ci sembra di essere mosche bianche: mentre la maggioranza spettatrice tace nella supina accettazione di quanto le viene propinato, noi continuiamo ad essere assaliti da dubbi sulle funzioni e l’effettiva operatività della COM Italia.

Non ha un sito web, non pubblicizza la propria attività, non diffonde il proprio statuto, risponde alle lettere soltanto saltuariamente …

In passato ci siamo domandati con quali fondi riuscisse ad operare e chi mai corrispondesse le quote di affiliazione annuale alla COM (mondiale). Più recentemente, ci siamo interrogati sull’effettivo esercizio delle competenze a lei attribuite dalle norme statutarie.

Oggi aggiungiamo un nuovo enigma: chissà mai se qualcuno potrà aiutarci a risolverlo.

Ci è stato segnalato che sulla rivista Italia Ornitologica è stata pubblicata la sintesi del verbale del Consiglio Direttivo FOI del 9 febbraio 2013 e che, in tale sede, si è trattato della FEO.

Immediatamente si è pensato che fossero state esaminate le lettere inviate al Presidente a seguito del suo redazionale, di grande apertura, del mese di dicembre 2012. Con tali note si era preso atto dello spirito pluralista palesato ed era stata immediatamente compartecipata la piena condivisione della FEO ad un nuovo corso verso gli obiettivi comuni del movimento degli allevatori.

Purtroppo non è così. Quelle lettere sono rimaste … “lettere morte” … l’argomento all’ordine del giorno era ben altro!

Al punto 7, lettera f), degli argomenti all’ordine del giorno della seduta si legge: “Pratica FEO – Il CDF esamina la lettera pervenuta ed incarica l’avvocato Sposito di richiedere i documenti, non allegati, prima di trasmettere per competenza la pratica alla COM Italia”.

Uno shock.

La FOI esamina la domanda che la FEO ha inviato alla COM Italia e decide quando trasmetterla? E chi gli attribuito tale facoltà? E soprattutto, come è possibile che un’istanza diretta alla COM Italia sia in possesso della FOI?

Se nessuno rileva l’incongruenza e l’illegittimità dell’accaduto, significa che la situazione è veramente grave … assai più grave di quanto si potesse immaginare.

La commistione tra FOI e COM Italia è talmente stretta e radicata nelle coscienze che non viene rilevata alcuna differenza tra le due entità.

Ecco chiarito il perdurante silenzio della COM Italia: probabilmente non ha mai ricevuto la nostra domanda. Chissà se le sono pervenuti i documenti integrativi che abbiamo provveduto a trasmetterle. Chissà se ha ricevuto il nostro successivo sollecito …

Perché sebbene il Consigliere FOI “incaricato” non abbia richiesto nulla (forse perché resosi conto che non ne avrebbe avuta la potestà , forse per una mera dimenticanza o forse perché ritenuta poco importante l’attribuzione di particolare urgenza alla pratica), la FEO ha provveduto alle doverose integrazioni (come da riserva espressamente formulata nell’iniziale istanza).

Il rebus che da anni ci assilla, continua a martellarci con sempre maggior vigore: la COM Italia è reale o è una mera parvenza creata artificiosamente per scopi diversi da quelli formalmente sanciti dal suo Statuto e dalle norme della COM mondiale?

A meno di non negare ad ogni costo l’evidenza, a questo punto, qualche perplessità dovrà necessariamente sorgere anche nelle menti dei più scettici.

Possibile che, dal 2010, si sia svolta la sequenza dei fatti sotto elencati senza una regia occulta che, a torto o a ragione, mina le basi di possibilità di un sano pluralismo ornitofilo?

4 maggio 2010: invio di manifestazione di interesse all’ingresso in COM Italia e richiesta del suo statuto: NESSUNA RISPOSTA;

26 agosto 2010: sollecito alla COM Italia: NESSUNA RISPOSTA;

5 agosto 2011: 2° sollecito: NESSUNA RISPOSTA;

6 ottobre 2011: 3° sollecito: NESSUNA RISPOSTA;

26 aprile 2012: la COM Italia risponde che la richiesta di affiliazione deve essere formulata con apposita istanza (ma non trasmette lo statuto);

20 giugno 2012: invio di formale istanza di affiliazione: RESPINTA AL MITTENTE PERCHÉ IL NUMERO CIVICO DEL DESTINATARIO ERA SCRITTO IN GRAFIA NON PERFETTA E QUINDI RISULTAVA SCONOSCIUTO AL PORTALETTERE;

25 giugno 2012: Re - invio della domanda con indirizzo perfetto;

18 luglio 2012: Risposta della COM Italia: NEGATIVA PERCHÉ IN DATA 15 OTTOBRE 2011 SONO STATI MODIFICATI I REQUISITI STATUTARI PER L’AMMISSIONE;

31 gennaio 2013: invio di nuova istanza secondo i nuovi parametri con riserva di produzione di certificazione notarile: NESSUNA RISPOSTA;

9 febbraio 2013: IL CD FOI ESAMINA LA DOMANDA INVIATA DALLA FEO ALLA COM ITALIA E DELIBERA DI TRASMETTERLA PER COMPETENZA IN UN SECONDO MOMENTO;

21 aprile 2013: invio della certificazione notarile attestante la consistenza della FEO: NESSUNA RISPOSTA;

06 giugno 2013: sollecito alla COM Italia: AL MOMENTO NESSUNA RISPOSTA.

Allora, qualcuno può spiegarci se la COM Italia esiste?

Qualcuno può spiegarci se soltanto la FEO è chiamata a rispettarne le previsioni statutarie? Ricordiamo che i “nuovi” requisiti per l’ammissione sono:

- composizione da almeno 20 (venti) associazioni operanti sul territorio nazionale dislocate almeno una per regione;
- composizione da almeno 2.000 (duemila) associati.

Sembrerebbe che tali titoli non siano rispettati da almeno due membri della COM Italia: da una ricerca effettuata sul web si rileva infatti che la F.I.A.C. risulta composta da “circa 900 allevatori aderenti a 27 Associazioni” e che la F.I.A.V. “raggruppa tredici Associazioni con sede in varie regioni italiane”.

Qualcuno può spiegarci quale timore suscita la FEO per meritare così tante attenzioni in negativo?

Qualcuno può spiegarci perché la FOI è in possesso di una domanda indirizzata alla COM Italia?

Chiudiamo con un accorato appello: se la COM Italia non ha alcuna funzione, perché ostinarsi a mantenerla? Che venga definitivamente cancellata: le cose non cambierebbero assolutamente e la FEO non avrebbe più modo e necessità di fare tante domande o invocare rispetto di regole di fatto inesistenti.

Il CD FEO-ONLUS
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FEO, FOI e COM

C’è chi afferma che l’intenzione delle federazioni “minori” sarebbe quella di entrare in COM per “sfruttare” le mostre organizzate dalla FOI.
Siccome non è nostra abitudine nasconderci dietro un dito, non negheremo affatto che uno dei motivi della richiesta di ingresso in COM è proprio quello di consentire anche agli allevatori FEO (non ci piace la definizione serie “A” e serie “B”, perché rappresenta uno dei concetti che consideriamo ormai obsoleti nel mondo dell’ornitologia) la partecipazione alle mostre COM. Ripetiamo, mostre COM, non FOI.
Per sgomberare il campo da ogni fraintendimento, si precisa che alle mostre federali FOI o delle sue associazioni, la FEO non potrà comunque partecipare. Riassumendo, quindi:
1) Chi partecipa attualmente alle mostre internazionali con anelli AOB (molto pochi per la verità) o FOI, potrà continuare a farlo (se lo vorrà) con anellini FEO;
2) Chi, attualmente, non può partecipare ai campionati mondiali con anellini FEO o AOB (per la regola, in contrasto con i principi comunitari, dell’obbligo di residenza nel paese in cui ha sede la federazione di iscrizione), potrà farlo con anellini FEO;
3) Con anellini FEO non sarà possibile partecipare a mostre organizzate – direttamente o indirettamente – dalla FOI.
Obiettivamente, ci pare che l’uso del termine “parassitario”, in tale contesto, sia quantomeno forzato.
Se, poi, alle mostre cui fosse possibile partecipare, si vedesse un incremento degli ingabbi grazie ad un massiccio intervento dei soci FEO, ciò non sarebbe un successo per la manifestazione stessa? Se partecipano soci della federazione pinco-pallo=successo; se partecipano soci FEO=approfittamento. Non ci paiono equazioni valide.
Ad ogni buon fine la nostra concezione delle mostre competitive non si basa su una proliferazione (ce ne sono tante, forse troppe, visti i deficit che rischiano di creare), ma piuttosto su una concentrazione delle stesse (possibilmente affiancate da “divulgative”), mostre come “mezzo”, non come “fine” … ma su questo abbiamo già speso molte parole e riterremmo ultroneo ribadirlo ulteriormente. E sarebbe altrettanto ridondante ripetere le priorità che la FEO persegue.
Reputiamo, invece, molto più importante porre l’attenzione sulla asserita identificazione del “movimento allevatori” con la FOI.
Questo significa, di fatto, svilire completamente la COM Italia ed il suo ruolo. La COM Italia esiste, almeno sulla carta, ed è giusto, doveroso ed indispensabile che svolga le sue funzioni di unificazione e rappresentanza a livello nazionale.
La COM Italia non è la FOI. Guarda caso al suo interno sono rappresentate altre federazioni … oppure si pensa che tali federazioni – in senso strettamente ornitocolturale, quale noi lo intendiamo – con il movimento allevatori abbiano ben poco a che fare?
Se la risposta fosse un sì, la situazione sarebbe ancora più grave di quanto si possa concepire: sarebbe stato creato un organismo di carattere formalmente nazionale ad uso e consumo di una sola parte in causa!
Se la risposta è un no, come noi auspichiamo, ci sembra un controsenso impedire l’ingresso ad altre entità che, nel bene e nel male, una sorta di mandato, da una quota – minoritaria o minima – di allevatori, l’hanno ricevuto.
Noi vorremmo indebolire la FOI? È perché mai, di grazia? Il nostro intento è di rafforzare il movimento degli allevatori nazionali, nel seno della sua “casa” naturale che è la COM Italia, all’interno della quale dovrebbe concretizzarsi lo scambio delle idee e l’individuazione di una politica comune per far fronte alla situazione attuale e per gettare le basi per una “politica” futura che consenta la permanenza per la nostra comune passione. Certo, se si teme che idee diverse possano attrarre un consistente numero di allevatori a transitare da una parte all’altra, la cosa assume un altro aspetto: ma si basa, appunto, sul concetto errato che la FOI debba, giocoforza, rappresentare l’intero movimento.
Alcuni affermano che la nascita della FEO ha privato la FOI (non il movimento!) di una serie di forze che avrebbero potuto contribuire al suo rinnovamento … vero (parzialmente, visto che vi sono anche molti altri completamente estranei alle vicende passate). È stata scelta una strada diversa, giusta o sbagliata lo dirà il tempo. Certamente, però, oggi non saremmo qui a domandarci che cosa in concreto sia la COM Italia. Chi mai, prima delle note vicende, si è fatto qualche domanda sulla sua composizione, sul suo funzionamento o sulla sua attività? Oppure chi, dopo aver raggiunto le proprie conclusioni, ha fatto qualcosa per modificare la situazione?
Le idee si combattono con le idee, le proposte con controproposte: questo è il sistema democratico e civile.
Focalizzare l’intera problematica sulle mostre è riduttivo, oltreché errato. Invitiamo a leggere con attenzione lo statuto della COM Italia (se riuscite a trovarlo …): di mostre non se ne parla MAI (tranne un accenno ai Mondiali)! Almeno fino alla prossima modifica …
A quanto ci consta, poi, le federazioni colombofile affiliate alla COM Italia organizzano gare di “itinerario” dei piccioni viaggiatori sotto l’egida delle confederazioni internazionali di riferimento … normale?
La maggioranza dei soci FEO non sono particolarmente attratti dalle competizioni: quelli interessati, peraltro, partecipano con anellini AOB oppure sono in possesso di doppia iscrizione.
Vogliamo gridare allo scandalo della “doppia iscrizione”? È semplice ricordare che le norme del diritto italiano (fin dalla Costituzione) garantiscono la più ampia facoltà di associarsi senza alcuna limitazione (anzi escludendo divieti preimposti) … chiunque può avere la tessera di uno o più sindacati. Nel nostro ristretto settore, c’è forse qualcuno che si indigna se un socio della Federazione Italiana Avicoltori – non sono pochi – è iscritto anche alla FOI? Eppure anche quella federazione fa parte della COM Italia (e quindi della COM) …
Secondo lo schema di ragionamento evidenziato nelle premesse, una eventuale affiliazione della FEO alla COM a che porterebbe? Alla possibilità – in più – di partecipare ai campionati mondiali … organizzati da tutti i paesi aderenti (e non soltanto dalla FOI!). È possibile temere che questa circostanza (“parassitaria”), provochi gravi scompensi al movimento degli allevatori? Premesso che a trasmigrazioni di massa non crediamo, dove sarebbe il pericolo per la globalità degli ornitocoltori? Forse nel fatto che, in tal caso, la FOI avrebbe minori entrate (qui rientra la questione economica evidenziata dal buon Giani) e quindi dovrebbe necessariamente rivedere i propri bilanci, magari andando a ritoccare alcune delle voci che tanti soci sembrano non condividere?
Ma perché poi, se la questione fondamentale per gli allevatori fosse la partecipazione alle mostre locali, essi dovrebbero scegliere – in alternativa – la FEO che mostre locali ne organizza ben poche?
Premesso che un pensiero siffatto presupporrebbe una scarsa considerazione del livello degli allevatori, se si attribuisce tanta importanza all’esclusiva facoltà di partecipazione ai Mondiali, non sarebbe più opportuno riconsiderare il significato e l’utilità di tutte le altre mostre? Su questo forum si è aperto un bel dibattito in tal senso, sul quale la FEO non ha alcuna voce in capitolo … ci pare che nessuno abbia invocato la necessità di ulteriori manifestazioni (anzi!).
Tornando alla centralità dell’argomento, vorremmo porre qualche altro interrogativo sulla COM Italia:
- Non sarebbe opportuno che fosse questa ad organizzare le mostre di livello sovranazionale? In tal modo non vi sarebbe un’equa suddivisione delle spese?
- Chi, attualmente, copre le spese per il suo funzionamento?
- Su chi gravano le spese per le trasferte internazionali dei suoi dirigenti?
- Chi ha corrisposto le spese di registrazione dell’ultima modifica statutaria?
La volontà di indebolire il movimento ornitocolturale non può essere imputata alla FEO o all’UIO o a qualunque altra federazione nascente, ma a chi intende attribuire l’unicità della rappresentanza nazionale a determinati soggetti (o meglio ad uno solo).
Se la questione del numero delle “mostre” è il nodo focale ed unico sul quale si concentra il confronto, crediamo che la concezione dell’ornitocoltura rischi di avviarsi sul concreto decadimento spesso palesato . Per noi non può essere e non deve essere così.
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Qual è il ruolo della COM Italia?
La domanda sorge spontanea. Dopo ampia riflessione siamo giunti alla conclusione che, probabilmente, la gran parte del mondo dell’ornitofilia non sa che cosa sia la COM Italia oppure ne abbia una visione “distorta” perché abituato a identificarla con la FOI.
Senza alcuna pretesa di sentirci i depositari del verbo, tentiamo di esplicitare le modalità organizzative della Confederazione Ornitologica Mondiale e, conseguentemente, di raccapezzarci su quale è o dovrebbe essere il ruolo delle componenti di tale struttura.
La COM è un’organizzazione internazionale formata dalle rappresentanze ornitofile ed ornitocolturali dei paesi membri: a termini del proprio statuto, ciascuno Stato partecipa al consesso mediante un unico delegato.
Tale delegato ha il compito (dovere? onere?) di significare la posizione dell’intero movimento degli allevatori presenti nel paese di origine: per questo la COM prevede espressamente che, in ogni Stato, si organizzi un’”entità nazionale” entro la quale confluiscano le varie federazioni presenti al proprio interno.
Nella stragrande maggioranza dei paesi europei esistono più federazioni che si raggruppano nelle COM nazionali e, attraverso di esse, portano il proprio rappresentante in seno alla comunità internazionale per difendere gli interessi di tutti gli allevatori presenti nello Stato.
In Italia è stata costituita, nel 2004, la COM Italia. Essa è nata dall’”unione” della Federazione Ornicoltori Italiani, della Federazione Colombofila Italiana, dalla Federazione Italiana Allevatori di Colombi e della Federazione Italiana Allevatori Avicoli.
All’interno di tale federazione di secondo grado, quindi, risulta presente una sola federazione di ornitocoltori quali tutti noi siamo abituati a pensare: infatti i “colombofili” si dedicano soprattutto all’allevamento ed alle competizioni dei “piccioni viaggiatori” (e per tali motivi risultano affiliati alle specifiche organizzazioni internazionali del settore), mentre gli allevatori avicoli – per differenti motivi ma per analoghe finalità di intenti settoriali – sono parte della specifica compagine sovranazionale. Nel resto delle COM europee brillano per la loro assenza.
A parte la singolarità della composizione, vi sarebbe ben poco da dire se in ambito italiano fosse presente una sola federazione di ornitocoltori: le istanze e le legittime aspettative del movimento avrebbero comunque voce in capitolo (sebbene minoritaria rispetto alla composizione rappresentativa dell’organismo). Per fortuna (?) il delegato scelto dall’Italia proviene dal “nostro” movimento ed è quindi in grado di dar corpo a quella difesa degli interessi nazionali che è scopo della COM Italia. Viene da chiedersi che cosa succederebbe il giorno in cui le altre federazioni dovessero optare per una politica antitetica agli interessi del nostro settore … ma preferiamo glissare per non addentrarci in meandri troppo fantasiosi.
Differente, invece, è il caso in cui all’interno dell’ambito nazionale siano presenti più federazioni ad alcune delle quali non venga riconosciuta dignità di appartenenza: i motivi possono anche essere formalmente legittimi, sebbene di possibile interpretazione in chiave oscurantista, ma di scarsa comprensione pratica – se non, appunto, a causa di una identificazione della COM Italia in una sola delle sue componenti –.
Per meglio rendere l’idea, può essere opportuno un paragone di tipo calcistico. Premesso che la FEO non gareggia per vincere alcun campionato, possiamo pensare a FOI e FEO come squadre di club nazionali: ovviamente la FOI è assimilabile ad una “grande” quale la Juventus, l’Inter o il Milan, mentre la FEO è soltanto una provinciale come il Chievo o il Catania o il Pescara.
Ebbene, se in ambito nazionale è concepibile un minimo di sana rivalità tra squadre, diventa difficile pensare che quella stessa rivalità possa essere traslata in ambito mondiale, se non a tutto discapito della nazione stessa.
È ovvio che il CT della nazionale di calcio possa costituire una squadra attingendo abbondantemente dal serbatoio di una “grande” (per costituire uno dei famosi “blocchi”), ma è concepibile che decida di affrontare una competizione internazionale utilizzando soltanto i membri di una squadra di club (Juve o Milan) lasciando a casa tutti quelli provenienti da altre compagini? Chi si sentirebbe di avallare una scelta di questo tipo? Riusciamo ad immaginarci se venisse varata una regola secondo la quale potrebbero fa parte della Nazionale soltanto i giocatori provenienti da squadre che abbiano vinto almeno TOT scudetti o abbiano partecipato a TOT manifestazioni internazionali? O, peggio ancora, che in campo nazionale vestano soltanto la maglia bianconera o giallorossa? Ma quanti tifosi (anche tra i più sfegatati) vorrebbero rinunciare ad un buon giocatore della nazionale soltanto perché non appartiene al proprio club? Perché questo, invece, dovrebbe essere considerato normale nel campo dell’ornitofilia?
Ebbene la COM Italia è (o meglio, dovrebbe essere) la “NAZIONALE” dell’ornitologia italiana: una squadra scevra da campanilismi regionali e che si batta per la nazione.
Non c’è proprio nessuno della FEO che potrebbe dare un contributo alla causa italiana in ambito internazionale?
Non parliamo del Presidente Patanè, che potrebbe rappresentare una presenza istituzionalmente “ingombrante”, o del Segretario Mozzillo, che porterebbe la mente a dissapori del passato, e neppure dei suoi Vicepresidenti, soltanto gli ultimi arrivati nel mondo dell’ornitofilia, ma che dire di un Marco Cotti? È producente e giova agli interessi nazionali decidere di privarsi, per partito preso, dell’apporto di un “mediano di spinta” come lui? Un giocatore di nota caratura anche se proveniente da una squadra “provinciale”? E in nome di che?
Abbiamo più volte precisato che non ci sentiamo in competizione con la FOI (e tantomeno con il suo gruppo dirigente), abbiamo affermato le nostre differenti visioni, abbiamo riconosciuto i meriti e le capacità organizzative della federazione storica, ma in essa e con essa non ci riconosciamo … ebbene, se competizione deve ad ogni costo esserci, che sia competizione di idee all’interno dei confini nazionali, ma comunanza o sintesi di idee in campo extranazionale. Oppure la tanto sbandierata unitarietà del movimento allevatori può esistere soltanto sotto determinate insegne? Allora la COM Italia che ci sta a fare? E soprattutto perché è stata costituita?
Concludiamo con la domanda iniziale: qual è il ruolo della COM Italia?
Speriamo che ci venga spiegato da chi ha le idee più chiare delle nostre. Perché fino ad ora le motivazioni – che abbiamo udito da voci non ufficiali – per spiegare la modifica dei titoli per l’ingresso nella COM Italia ci sembrano inconsistenti.
Ad affermazione domanda.
Necessità di contenere il numero delle federazioni presenti: quali sarebbero le condizioni ambientali mutate rispetto ad un anno fa? È possibile sostenere che alla contrazione del numero degli allevatori sia obiettivo rispondere con un aumento del quorum per la rappresentanza?
Evitare la frammentazione del movimento allevatori: ma la frammentazione non si realizza impedendo l’unitarietà all’interno della sua sede naturale, la COM Italia? La presenza di un’altra federazione non rafforzerebbe la posizione del movimento portandola alla pari di quella delle federazioni colombofile?
Mancata organizzazione di mostre: questo requisito dove sarebbe previsto? Invenzione, tentativo di depistaggio o preparazione del terreno futuro?
Ci spiace, ma sotto a tutto ci sembra di scorgere soltanto una presa di posizione particolaristica e non certo dettata da interessi generali … a meno che gli interessi generali siano visti soltanto a senso unico.
Nostra opinione, dettata pro domo propria. Però, forse, un po’ di scomodità la stiamo effettivamente creando …

E' bello leggere cose vecchie e constatare che nulla è cambiato fino ad oggi.
PARDON mi sbaglio, leggendo i verbali del CDF del MONOPOLISTA dove si verbalizza che un' altra Federazione ha chiesto affiliazione alla COM ITALIA, peccato che NON era un CDF COM Italia, è pubblicato sul loro mensile .
A prescindere di come andrà a finire, ci si AUGURA una vera apertura verso tutte le Federazioni, come avviene negli altri STATI.

Buon pomeriggio, io non credo alla SPERANZA. Io credo ai FATTI. E i fatti mi dicono che noi F.E.O. O. siamo sempre stati APERTI al DIALOGO. Ma altri NO. Noi stiamo lavorando per la crescita dell'ornitofilia..........

La FEO Attendono anche buona parte degli oltre 2.000 (DUEMILA) iscritti che il variato Statuto COM ITALIA pretendeva!!!!!!!!
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