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Poblemi ereditari
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Poblemi ereditari
Voglio aprire una discussione: Secondo la vostra esperienza, le femine nate da femine che non costruiscono il nido, uova deposte sul fondo gabbia, e tanto altro….,che magari siamo riusciti a svezzare con l’aiuto delle balie, ereditano anche questi comportamentali?
- Haemorhous Mexicanus
- Messaggi: 138
- Iscritto il: lun mag 24, 2021 9:25 pm
Re: Poblemi ereditari
Ciao, per quel che mi riguarda la predisposizione a nidificare in cattività ed a portare a buon fine l'allevamento, ha di certo una componente genetica ma, prendendo in prestito un termine dalla genetica classica, è sicuramente un carattere multifattoriale, in cui intervengono cioé anche influenze ambientali.
Nella fattispecie per quegli uccelli che hanno poche generazioni di cattività alle spalle, non credo sia facile distinguere davvero tra tara, nel senso di mancate o scarse cure parentali per cause genetiche, e scarsa assufazione alla vita in gabbia che ha come conseguenza una cattiva riproduzione. Un discorso statisticamente più valido lo si potrebbe fare con quelle specie davvero domestiche,come canarini,ma anche verdoni e mayor. Personalmente ti dico che nei canarini la scarsa attitudine riproduttiva di certe femmine l'ho riscontrata in alcune figlie,ma piuttosto raramente e la cosa non mi è parsa assolutamente matematica. Un ultimo cenno al discorso balie,che varie volte è stato affrontato:animali allevati da balie non mi sono parsi così differenti da quelli allevati da genitori,senza contare il fatto che per molte specie sono state e sono tuttora un passaggio necessario per fissare ceppi domestici.
Nella fattispecie per quegli uccelli che hanno poche generazioni di cattività alle spalle, non credo sia facile distinguere davvero tra tara, nel senso di mancate o scarse cure parentali per cause genetiche, e scarsa assufazione alla vita in gabbia che ha come conseguenza una cattiva riproduzione. Un discorso statisticamente più valido lo si potrebbe fare con quelle specie davvero domestiche,come canarini,ma anche verdoni e mayor. Personalmente ti dico che nei canarini la scarsa attitudine riproduttiva di certe femmine l'ho riscontrata in alcune figlie,ma piuttosto raramente e la cosa non mi è parsa assolutamente matematica. Un ultimo cenno al discorso balie,che varie volte è stato affrontato:animali allevati da balie non mi sono parsi così differenti da quelli allevati da genitori,senza contare il fatto che per molte specie sono state e sono tuttora un passaggio necessario per fissare ceppi domestici.
Re: Poblemi ereditari
Visto che a quanto si dice in giro l'attitudine alle cure parentali ha una radice genetica....
Vorrei capere perchè questa ereditarietà deve sempre discendere dalla madre naturale e mai dal padre che matematicamente concorre perfettamente al 50% del patrimonio genetico della giovane femmina?
Statisticamente non ho numeri tali da poter formulare un ipotesi ma personalmente quando ho preso delle cardelline major di origine belga presumibilmente baliate al 101% queste nel 95% dei casi hanno nidificato, deposto e allevato la prole in gabbie da cm. 60. Mi sbilancio e affermo che se avessero avuto alloggi più generosi in quanto a metratura avrei ottenuto anche il 100%. All'inverso alcune mie femmine nate da madri eccellenti mi hanno fatto dannare, nidi modesti o mal confezionati, scarsa attitudine alla cova, deposizioni "ovunque" tranne che nel nido. Spesso poi capita che la cattiva riproduttrice della prima covata diventi l'eccezionale madre della seconda per cui prima di "battezzare" una femmina come cattiva vale la pena osservare e capire dove si sbaglia perchè ritengo che comportamenti anomali degli animali siano nella stragrande maggioranza dei casi reazioni a nostre carenze in tema di gestione dell'allevamento.
Vorrei capere perchè questa ereditarietà deve sempre discendere dalla madre naturale e mai dal padre che matematicamente concorre perfettamente al 50% del patrimonio genetico della giovane femmina?
Statisticamente non ho numeri tali da poter formulare un ipotesi ma personalmente quando ho preso delle cardelline major di origine belga presumibilmente baliate al 101% queste nel 95% dei casi hanno nidificato, deposto e allevato la prole in gabbie da cm. 60. Mi sbilancio e affermo che se avessero avuto alloggi più generosi in quanto a metratura avrei ottenuto anche il 100%. All'inverso alcune mie femmine nate da madri eccellenti mi hanno fatto dannare, nidi modesti o mal confezionati, scarsa attitudine alla cova, deposizioni "ovunque" tranne che nel nido. Spesso poi capita che la cattiva riproduttrice della prima covata diventi l'eccezionale madre della seconda per cui prima di "battezzare" una femmina come cattiva vale la pena osservare e capire dove si sbaglia perchè ritengo che comportamenti anomali degli animali siano nella stragrande maggioranza dei casi reazioni a nostre carenze in tema di gestione dell'allevamento.
Re: Poblemi ereditari
Vorrei aggiungere a questa interessantissima discussione che ci sono soggetti che pur rivelandosi disastrosi in allevamento, la stagione successiva improvvisamente diventano bravissimi e viceversa. A mio parere sono tanti i fattori che incidono sul carattere di ogni soggetto. Bella discussione che merita un approfondimento.
Re: Poblemi ereditari
Si constatare che ogni tanto nasce qualche individuo meno affidabile, magari da coppie affiatatissime che non hanno mai dato problemi. Magari lo stesso uccello ACCOPPIATO AD ALTRO PARTNER E/O POSTO IN AMBIENTE A LUI/LEI PIU' GRADITO si trasforma e diventa genitore modello.
- Esuperanzi R
- Messaggi: 123
- Iscritto il: sab apr 24, 2021 10:32 pm
Re: Poblemi ereditari
Le performances riproduttive, oltre che dalla componenente genetica, sono influenzate ovviamente anche dall'alimentazione, dall'alloggio, dal partner e probabilmente da ifluenze ambientale come illuminazione, umidità, pressione atmosferica e andamento climatico in generale. Ma un’altra cosa importante, non sempre nei fringillidi non canarino è palese la distinzione tra scarsa assuefazione alla "gabbia" e tare ereditarie vere e proprie, che contestualmente le ritengo piuttosto rare. Come già le cosiddette "tare", nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, altro non sono che deficit causati da una errate conduzione della femmina e/o della coppia. Poi c'è da considerare che anche la predisposione alla vita captiva ha sicuramente una percentuale genetica: come soggetti più nervosi e sempre all'erta in natura avranno più probabilità di sfuggire ai predatori, mentre in cattività saranno in uno stato di stress cronico che avrà ripercussioni sullo stato di salute e sulla corretta riproduzione;al contrario animali "geneticamente" più tranquilli avranno meno problemi. Un altro pensiero alle "tare" vere: nei canarini di colore e non di razze giganti le femmine più letargiche e meno attive,spesso le brinate a piumaggio lungo, sono quasi sempre quelle che, nonostante la buona salute,imbastiscono a malapena il nido,hanno una cova meno assidua e imbeccano in maniera "svogliata" ;l'anno dopo per esperienza presto una maggiore attenzione alle loro figlie. I fattori in ballo sono talmente tanti che capirci davvero qualcosa è davvero difficile....... ma il bello è proprio questo…….
Re: Poblemi ereditari
Bellissima discussione e molto interessante, le femmine nate sotto balie perche' le madri naturali non abbozzavano neanche il nido e deponevano addirittura sul fondo, si sono dimostrate ottime nutrici. Mentre alcune femmine che nella passata stagione mi avevano dato non poche soddisfazioni, l'anno dopo mi hanno dato solo delusioni. Capita pure che una cardellina mayor che l'anno prima faceva covate tutte feconde, alloggiata in una posizione diversa rispetto alla stagione precedente, non da nessun cenno di voler nidificare, poi si effettua un cambio e sorpresa fa subito il nido. Per tutto quanto il resto concordo con quanto detto da voi.
Re: Poblemi ereditari
La verità e che ci sono problematiche a non finire che portano a questi indesiderati fattori. La selezione degli allevatori fatta a volte curandosi più del lato estetico "standard" che non del lato riproduttivo porta spesso ad avere soggetti di elevata qualità espositiva ma non altrettanto riproduttiva.
La natura è spietata e seleziona in modo drastico le qualità fisiche in base all'ambiente clima e alimentazione della circostanza. Mentre a volte si vorrebbe convertire uccelli selezionati nei secoli ad ambienti non compatibili con i nostri, è chiaro e normale che ci si presentano delle difficoltà, stà a noi poi capire i metodi migliori.
La natura è spietata e seleziona in modo drastico le qualità fisiche in base all'ambiente clima e alimentazione della circostanza. Mentre a volte si vorrebbe convertire uccelli selezionati nei secoli ad ambienti non compatibili con i nostri, è chiaro e normale che ci si presentano delle difficoltà, stà a noi poi capire i metodi migliori.
Re: Poblemi ereditari
Personalmente la selezione verso lo standard non credo sia fra le cause principali di un eventuale depauperamento di certe caratteristiche, ovviamente parlo per i fringillidi. Il settore IEI per intenderci fatta eccezione per qualche diamante e pochissimi indigeni non presenta un organico sistema di modelli di riferimento "standard" ragion per cui è davvero poco diffuso l'allevamento "inbreeding" così come di solito è la regola per i canarini di forma e posizione. Si tratta in genere di specie la cui domesticazione è ancora relativamente recente e sulle quali ancora non si è proceduto a selezione spinta fatto salvo qualche accoppiamento in consanguineità per lo più indirizzato a "fissare" nuovi mutanti. Tutto questo a vantaggio di un patrimonio genetico ancora estremamente eterogeneo ed in grado di assicuraere una certa stabilità di quei caratteri che tipicizzano ogni singola specie. Certo la recente diffusione chiamerà ben presto a livelli di guardia se le regole di selezione non saranno saggiamente suggerite nel rispetto di certi canoni ma al momento il rischio mi sembra ancora marginale. Io penso che al di la della robustezza intrinseca dei soggetti una lutino ha gli stessi istinti e stimoli di un'ancestrale, spetta a noi creare l'ambiente adatto in cui questi potranno regolarmente svilupparsi. Fatta eccezione per alcuni "mutanti" estremi caratterizzati da scarsa sintesi di alcune vitamine (come l'albino) o da effettive tare genetiche la cui percentuale in una popolazione normale dovrebbe attestarsi su valori "fisiologici" sono convinto che la maggioranza dei casi di anomalie comportamentali siano correggibili laddove si intervenga sulle cause ambientali che le determinano. E' una questione di sensibilità personale che si affina mediante l'esperienza e l'osservazione discreta ma attenta dei nostri volatili.
- Esuperanzi R
- Messaggi: 123
- Iscritto il: sab apr 24, 2021 10:32 pm
Re: Poblemi ereditari
Agiungo che l'attitudine alle cure parentali è un comportamento istintivo e, in quanto tale, non viene appreso dall'individuo nel corso della vita ma viene ereditato geneticamente ed è quindi presente, in forma potenziale, già dalla nascita. L'essere o meno baliata da altra specie non va quindi a condizionare l'istinto parentale, in quanto non viene appreso, ma ereditato dai genitori naturali. A mio parere è difficile che ci possano essere "tare" in un comportamento istintivo in quanto si tratta di un meccanismo comportamentale molto elementare, dettato da geni filogeneticamente molto antichi. Immaginatevi se ci fosse un bambino che, appena nato, non succhi dalla mammella. Più corretto è parlare di fattori che influenzino l'estrinsecazione del comportamento istintivo, come perlatro già sottolineato da chi è intervenuto in precedenza. Il ciclo riproduttivo - costruzione del nido, cova, imbecco - è regolato e scandito da fattori ormonali. Il quadro ormonale è ovviamente dipendente, come da Voi evidenziato, da fattori ambientali. Quindi, l'ambiente influenza il quadro ormonale e quest'ultimo determina il comportamento parentale. Ovviamente a questo punto interviene anche la variabilità interindividuale, per la quale non tutti i soggetti, anche della stessa specie, hanno la stessa risposta in seguito a determinati stimoli ambientali, ma questo è solo un cofattore, la cui incidenza può essere abbattuta determinando condizioni ambientali luminosità, fotoperiodo, temperatura, umidità, spazio, popolamento, alimentazione etc. Che siano quanto più vicine possibile a quelle idonee.