Dopo ampia discussione su questa DOMANDA NEL forum FEO vecchio riportiamo le risposte più importanti e utili
Scusate mi dite qualcosa in più sul calcio?
Di tutti i macroelementi che interessano gli animali, e, per quanto ci riguarda, gli Uccelli, quello maggiormente "a rischio" è il Calcio. Primo, perché nei cereali che sono la base dell'alimentazione degli uccelli domestici, oltre che della maggior parte degli animali da reddito, questo elemento è alquanto carente; secondo, perché ne occorre in notevole quantità in due particolari momenti che sono: il periodo di formazione delle ossa durante l'accrescimento un mese circa nel giovane canarino e quello della formazione del guscio delle uova durante la deposizione, in particolare nei gallinacei selvatici e ancor più nelle galline ovaiole; ma ciò interessa poco o niente le canarine la cui deposizione ha una durata di soli 3-5 giorni. Al di fuori di questi due momenti critici, accrescimento e deposizione, cioè per tutto il restante tempo della sua vita da adulto, l'animale, maschio e femmina, trova nella sua dieta "naturale", sia essa a base di cereali o di altro, tutto il Calcio che gli occorre giornalmente. Questa affermazione, per non apparire azzardata e in contrasto con l'opinione comune, richiede un esame approfondito del problema, e ciò è quello che noi faremo nelle pagine che seguono. Il problema della disponibilità del Calcio negli alimenti è strettamente legato a quello del fosforo, sia per la formazione delle ossa che delle uova. Nel primo caso perché l'osso è in gran parte costituito da fosfato di calcio [Ca3 (PO4)J, nel secondo perché per la formazione delle uova occorre gran quantità di Calcio destinato alla formazione del guscio (CaCO,!) oltreché di fosforo destinato Arricciato del Nord Bianco-pezzato all'immagazzinamento nel tuorlo oltre al poco nell'albume. Ma, poiché il Calcio del guscio e il fosforo del tuorlo servono soprattutto per formare lo scheletro del pullus, è evidente che lo scopo è sempre lo stesso, cioè la sintesi della sostanza minerale delle sue ossa. Pertanto sembrerebbe buona cosa che il fosforo e il calcio destinati alla formazione delle uova e dello scheletro si trovassero disponibili negli alimenti nello stesso rapporto in cui si trovano nelle ossa. Poiché il calcio pesa 40 unità atomiche e il fosforo ne pesa poco più di 30 e il rapporto numerico è di 3 a 2, si ha ; 3x40 = 120 e 2x30 = 60; cioè nelle ossa vi è una quantità doppia in peso di calcio rispetto al fosforo. Orbene, i numerosi studi effettuati nel bambino e negli animali in fase di accrescimento sul rapporto ottimale di questi due elementi negli alimenti, hanno dimostrato che la migliore utilizzazione si ha quando esso è di circa 1,2-2 g di calcio su 1 di fosforo naturalmente in presenza di vit. D. Quando il rapporto è molto discosto da questo valore, uno due elementi viene meno utilizzato dall'animale. Anche nel latte dei vari Mammiferi il rapporto è su questi valori. Occorre però precisare che il rischio è soprattutto rappresentato da un eccesso di fosforo piuttostoché di Calcio. Ciò premesso, potrebbe apparire strano che nelle cariossidi dei cereali in genere, il Calcio si trovi in quantità molto inferiore al fosforo, mentre così non è nelle parti verdi della pianta. Se si aggiunge la faccenda "fitina", il fatto appare ancor più strano, perché i "semi" le cariossidi dei cereali sono stati da sempre al primo posto nell'alimentazione dell'Uomo e di molti ammali cresciuti sani e robusti.
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